La maratona dei diritti: «Più fondi per l'infanzia con il Recovery»

La maratona dei diritti: «Più fondi per l'infanzia con il Recovery»
di Maria Pirro
Venerdì 26 Marzo 2021, 15:30 - Ultimo agg. 23:02
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Oggi la tappa più lunga, forse più impegnativa. Con la maratona dei diritti, organizzata online, l'obiettivo è ottenere che una quota del Recovery Fund venga destinata alla realizzazione di un Piano nazionale infanzia. Un impegno strategico per superare le diseguaglianze e la crisi, anche nella formazione, aggravata dalla pandemia. Solo così può ripartire il Paese. L'appello arriva da Fondazione Polis e Ascender, è sostenuto da Regione Campania e Comune di Napoli, ma anche da politici, associazioni e semplici cittadini. Oltre 2200 le adesioni raccolte su charge.org in poche settimane. E la meta appare vicina perché è fissato per martedì 30 marzo il dibattito su questi temi a Montecitorio, a partire da una mozione presentata da 18 deputati. 

«Speriamo che l'iniziativa amplifichi la nostra voce per farla giungere forte e chiara al governo e nelle aule parlamentari», afferma Geppino Fiorenza, uno dei corridori che per oltre tre ore, dalle 16 alle 19.30, oggi, ha il compito di presentare la diretta web curata da Radio Siani e ospitata dall'editore Diego Guida. Ad affiancarlo Emilia Leonetti, di VivoaNapoli. Testimonial Patrizio Rispo e Rosaria De Cicco

«Il Mattino», con il direttore Federico Monga tra i primi chiamato a intervenire, è media partner e trasmette il dibattito anche sul suo sito internet. «Dobbiamo tutto questo ai nostri bambini e ai nostri adolescenti e giovani che hanno diritto di uscire dalla terribile esperienza della pandemia con una prospettiva di un futuro», aggiunge Fiorenza, che sottolinea quanto i primi mille giorni e l'intera infanzia siano decisivi per lo sviluppo cognitivo ed emotivo. Ma le ragioni non si esauriscono qui. Difatti, ai partecipanti alla maratona è chiesto di motivare la loro adesione in due minuti. In campo, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, la professoressa universitaria Enrica Amaturo, gli scrittori Lorenzo Marone, Maurizio De Giovanni, Viola Ardone. I campioni dello sport Gianni Maddaloni e Patrizio Oliva. I magistrati Raffaele Cananzi e Marcello de Chiara, l'avvocato Domenico Ciruzzi. Il presidente dell'Ordine dei giornalisti in Campania, Ottavio Lucarelli. Samuele Ciambriello, difensore dei diritti dei detenuti. E la consigliera regionale del Pd, Bruna Fiola, che spiega che «è stato approvato in aula, il 1 marzo, un mio ordine del giorno, che impegna il presidente e la giunta campana ad attivarsi nei confronti del governo». Non mancano i rappresentanti nazionali dei partiti: Angela Ianaro, del Movimento 5 Stelle, Maria Spena e Licia Ronzulli, di Forza Italia, Alessandro Fusacchia, del gruppo Misto, E Paolo Siani e Paolo Lattanzio, del Partito democratico, che sono anche i primi firmatari della mozione martedì all'ordine del giorno alla Camera dei deputati. Un passo alla volta, si punta così a Montecitorio. Con don Tonino Palmese, presidente di Polis, Fiorenza ricorda che la sfida non inizia oggi: «Abbiamo presentato già, il 12 febbraio, un primo appello. Con il sostegno di Carmela Manco, dell'associazione Figli in famiglia di San Giovanni a Teduccio, assieme a tante associazioni».

Le stesse sigle compaiono nel nuovo elenco: i Maestri di strada di Cesare Moreno, la cooperativa Dedalus di Andrea Morniroli, Kolibrì di Donatella Trotta, Orsamaggiore con Angelica Viola, Pianoterra onlus e Nati per Leggere.

Mobilitazione ripresa con Mario Draghi premier. «Abbiamo scritto al presidente del Consiglio, appena insediato, ai ministri, ai presidenti di Camera e Senato per sollecitare le richieste non solo nostre», riassume Fiorenza. Difatti, hanno aderito alla petizione, promossa anche online, medici, psicologi, scienziati, sindacalisti, docenti e dirigenti scolastici di ogni parte d'Italia: Perugia, Torino, Milano, Roma, Macerata, Genova, Cagliari, Palermo, Ferrara. In 2200, cuore e gambe. Traguardo comune: «Ridurre le disuguaglianza di reddito e la povertà, assicurando così che tutti i bambini abbiano le risorse di cui necessitano; migliorare l'accesso di tutti ai servizi di cura della prima infanzia; migliorare il supporto psicologico; implementare e ampliare le politiche dedicate alla famiglia», si legge nella mozione. Senza dimenticare gli asili nido, ancora insufficienti nelle regioni come la Campania, e l'assistenza sanitaria, con le criticità più evidenti ai tempi del Covid-19 anche nel garantire le lezioni a scuola. Per questo, deve essere massima attenzione ai dati e agli sviluppi epidemiologici dai zero anni in su, un altro punto inserito tra le priorità. 

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