Recovery plan, 546 milioni di euro all'Eav: è un'occasione d'oro per la Circum

Recovery plan, 546 milioni di euro all'Eav: è un'occasione d'oro per la Circum
di Francesco Gravetti
Venerdì 22 Ottobre 2021, 13:00 - Ultimo agg. 23 Ottobre, 08:31
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Saranno i trasporti della Campania e in particolare la Circumvesuviana, oggi una delle ferrovie più malandate d'Italia, tra i primi a beneficiare dei soldi del fondo complementare al Pnrr. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini ha, infatti, firmato il decreto che ripartisce il fondo per circa 1,5 miliardi destinati alla sicurezza e al potenziamento delle reti ferroviarie regionali. E la Regione governata da Vincenzo De Luca fa la parte del leone: oltre un terzo, precisamente 546 milioni, sono destinati all'Eav, l'azienda che ha in Palazzo Santa Lucia il socio unico e che controlla la Circumvesuviana, oltre che Cumana, Circumflegrea e Metrocampania Nordest. «È stata premiata la nostra capacità di presentare progetti importanti e strategici, grazie anche alla collaborazione con la Direzione Mobilità della Regione e con il consigliere regionale delegato ai trasporti Luca Cascone. Stiamo lavorando a questo traguardo appena si è cominciato a parlare di Pnrr, oggi raccogliamo i primi frutti», spiega il presidente di Eav, Umberto De Gregorio. Nello specifico, 170 milioni serviranno all'adeguamento tecnologico e alla messa in sicurezza delle gallerie della rete ferroviaria, 120 milioni per l'Intelligent Traffic System, 80 per il raddoppio della tratta da Castellammare di Stabia a Sorrento, 176 milioni per il rinnovo del parco rotabile. Se si fa eccezione per l'ITS, che è il sistema elettronico e informatico che migliora la sicurezza, destinato a tutte le aziende di Eav, gli altri finanziamenti andranno esclusivamente alla Circumvesuviana. Una boccata d'ossigeno per una ferrovia considerata tra le più disgraziate del Paese, i cui pendolari fanno i conti con corse soppresse, ritardi e guasti. 

Con 170 milioni si potrà mettere mano alle gallerie, molte delle quali sono state costruite più di cento anni fa e sono fatiscenti: verranno dotate anche di impianti tecnologici per renderle più sicure.

Quanto al raddoppio della tratta tra Castellammare e Sorrento, tra le zone più frequentate dai turisti tutto l'anno, si tratta di un vecchio pallino di De Luca, che ne ha parlato spesso. Per i nuovi treni, poi, la strada è in discesa: l'affidamento per la realizzazione dei convogli c'è già stato e parte dei fondi sostituirà il megaprestito che Eav aveva chiesto alla Banca europea degli investimenti. Per mettere su rotaia le vetture ci vorrà qualche anno, ma è proprio dai nuovi mezzi che i pendolari si aspettano il salto di qualità: prima del crac economico, 10 anni fa, la Circumvesuviana aveva circa 100 treni e garantiva 520 corse al giorno, oggi i treni sono poco più di 60 e le corse 260, ma sono frequenti le soppressioni proprio per le pessime condizioni del materiale rotabile. 

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Ma tutta la rete ferroviaria necessita di interventi robusti. Proprio ieri Eav ha sottoscritto il contratto per il rinnovo del sistema di telecomando della circolazione sulle linee, con sistema Ctc evoluto (Centralized Traffic Control - Controllo centralizzato del traffico) per un importo di circa 8,2 milioni di euro. Alle consuete funzioni di comando e controllo svolte dall'impianto in servizio dagli anni '70, si aggiungeranno quelle di supervisione e gestione della circolazione ferroviaria con automatismi in grado di ottimizzare la regolarità delle corse, nonché di fornire in tempo reale il posizionamento dei convogli sulla intera linea. Molte di queste opere saranno realizzate con la formula del dialogo competitivo, una procedura di appalto che predilige i requisiti qualitativi e finisce col selezionare le ditte più affidabili. «Questi lavori determineranno finalmente un volto moderno alla infrastruttura ferroviaria. A breve partiranno le gare non ancora avviate, le opere dovranno essere completate entro il 2026», dice De Gregorio. 

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