Mara Carfagna a Barra, l'appello per recuperare la scuola inagibile

Mara Carfagna a Barra, l'appello per recuperare la scuola inagibile
di Alessandro Bottone
Sabato 10 Luglio 2021, 18:45 - Ultimo agg. 11 Luglio, 09:10
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Ieri la ministra per il sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, ha fatto visita al Punto Luce di Save the Children di Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli. Gli spazi, attivi dal 2015, sono nati dalla sinergia di Save the Children con la cooperativa sociale Il Tappeto di Iqbal, guidata da Giovanni Savino, con l'istituto comprensivo 68° Rodinò e la VI municipalità del Comune di Napoli (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio). In sei anni il Punto Luce di Barra ha accolto oltre duemila giovanissimi tra i 6 e i 16 anni in attività gratuite: sport, laboratori creativi, circo, teatro, musica, accompagnamento allo studio e così via.

A Barra si lavora tra mille difficoltà, come quelle della struttura scolastica per la quale occorre manutenzione straordinaria. Difatti, il plesso di via Mastellone - che ospita il Punto Luce - sarà riqualificato soltanto in parte. «La ministra per il Sud ha toccato con mano dove le mancanze dello Stato vengono risolte dal “privato sociale”, dove noi come cooperativa offriamo opportunità a bambini e adolescenti in un luogo dove vengono private» dice Giovanni Savino, presidente della cooperativa sociale Tappeto di Iqbal, che spiega: «Da un anno la scuola è chiusa e non viene restituita ai bambini.

Se non ci fossimo noi ogni giorno con attività gratuite, sportive e artistiche, sarebbe stata vandalizzata e lasciata con erba alta, topi e serpenti».

Difatti, gli educatori si sono fatti carico anche del taglio dell’erba e della manutenzione degli spazi pubblici. «Siamo senza bagni e ne abbiamo messi due chimici. Siamo senza spazi all'ombra perché la scuola è inagibile e abbiamo messo dodici gazebo. Grazie a Save the Children tutto questo è possibile» specifica Savino che aggiunge: «A settembre vorremo andare via perché non è possibile lavorare dieci ore al giorno e attendere pagamenti da enti o ricevere sempre attacchi e bastoni tra le ruote in una continua campagna elettorale» afferma Savino che evidenzia: «Il ministro, lontano dalle mie idee politiche, ha assunto l’impegno di intervenire sulla scuola e speriamo lo mantenga ma resta una situazione troppo dura per noi che siamo allo stremo sia fisicamente che mentalmente».

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Un appello al ministro affinché si risolvano i problemi della scuola è stato rivolto anche da Olimpia Cardelli, vicepreside dell'istituto comprensivo Rodinò. «Ho molto apprezzato la visita del ministro in un momento così difficile per la mia scuola. È più di un anno che cerchiamo di sollecitare gli interventi» che «non garantiscono il ripristino dell’intera struttura e tantomeno la riapertura della scuola a settembre» spiega Cardelli. «Questo aspetto ha letteralmente sconvolto il ministro in quanto ha colto il disagio degli studenti e delle famiglie, diventando così un alibi per favorire l’abbandono scolastico. Nel visitare la scuola si è resa conto che anche le attività promosse dalla Save the Children sono a rischio non potendo utilizzare spazi interni alla scuola. La sua visita ha comunque acceso un riflettore su un Punto Luce che vuole continuare a brillare» evidenzia la vicepreside. 

«Sono già al lavoro per capire se e come il ministero per il Sud e la Coesione territoriale può intervenire per risolvere i problemi della struttura» ha scritto la Carfagna su Facebook ringraziando le realtà coinvolte nel Punto Luce «per l'immenso lavoro che svolgono ogni giorno e per permettere ai bambini di Barra di giocare, colorare. Di essere bambini». 

«La visita del ministro è stata una occasione importante: ci ha permesso di mostrarle quanto un intervento educativo in una periferia così deprivata di Napoli sia stato di enorme importanza e abbia raggiungo i risultati grazie alla forte volontà di alleanza», afferma Luigi Malcangi, referente programmi per la Campania di Save the Children Italia che insiste sulla sinergia con la scuola e sulla cura degli spazi pubblici come valori fondamentali per una crescita sana dei ragazzi specie in un periodo come questo in cui le diseguaglianze sociali si sono acuite a causa della pandemia. Intanto si mettono in campo laboratori e altre iniziative che impegnano i giovanissimi di Barra per le prossime settimane. Attività all’aria aperta, di gioco e socializzazione, laboratori per il recupero degli apprendimenti e di cittadinanza attiva, altri su competenze digitali. Si punta su sport e movimento grazie alle competenze degli educatori de Il Tappeto di Iqbal.

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