Napoli, la commissione d'inchiesta sulle periferie da Manfredi: «Cento enti no profit a rischio sfratto»

«Ora procedure più leggere e una Zes unica per le periferie»

Il vertice con la commissione d'inchiesta sulle periferie
Il vertice con la commissione d'inchiesta sulle periferie
di Luigi Roano
Martedì 24 Ottobre 2023, 12:00
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«Quello che ci serve veramente sono regole più flessibili e snelle come una legge sulla rigenerazione urbana, solo così si possono attrarre investitori nelle periferie». Il sindaco Gaetano Manfredi non chiede soldi - ben vengano comunque se dovessero arrivare - ma «procedure più leggere e una Zes unica per le periferie». E poi denuncia il bubbone venuto a galla in Sala Giunta a Palazzo San Giacomo: «Ci sono associazioni no profit, enti, cittadini che operano nel sociale in quei territori dove non arriva lo Stato che hanno avuto in affidamento dal Comune strutture a fitti agevolati. La Corte dei Conti ci chiede di sfrattarli o di chiedere loro il prezzo pieno. Ma come si fa a pensare che pagare 10 euro al mese per andare a fare sport bastano per dire che quella palestra è un ente che lucra? Ci serve una legislazione speciale per regolarizzare chi come queste persone davvero fa attività sociali nelle periferie di Napoli, io non le sfratto». I siti dati in affidamento a fitti agevolati - che secondo la magistratura contabile peserebbero sui conti del Municipio - sono un centinaio distribuiti tutti nelle aree dove si soffre. Dove opera,per esempio, la Comunità di Sant'Egidio oppure la cooperativa La Paranza alla Sanità che ha avuto in affidamento la gestione - dopo una regolare gara - il Cimitero delle Fontanelle che tano bene stanno facendo la loro parte. E ancora Manfredi usa le parole in maniera tagliente per trasferire all'esterno il suo disagio: «Mi sembra paradossale che tutti i problemi dello Stato siano legati a chi opera nel sociale e ha strutture in affidamento a Napoli». Gli interlocutori del sindaco sono i 20 deputati che compongono la «Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie», ieri a Napoli nell'ambito del pellegrinaggio al Parco Verde di Caivano che un po' tutte le componenti dello Stato e della politica stanno facendo negli ultimi mesi, tuttavia la Commissione presieduta da Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia, la prima tappa ha deciso di farla a Palazzo San Giacomo nella Sala Giunta dove ha incontrato il sindaco, la vicesindaca con delega all'Urbanistica Laura Lieto e l'assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu

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A loro l'ex rettore ha elencato cosa si sta facendo a Napoli nelle periferie e chiesto accorgimenti e nuove regole non soldi. Una audizione vera e propria quella in sala giunta anche se da un punto di vista formale non è un atto ufficiale. «Questo accadrà presto - dice il presidente della Commissione Battilocchio - perché il sindaco, che ringrazio, ha accettato di fare una audizione alla Camera. In quella sede ci confronteremo sulle problematiche in maniera anche formale e cercheremmo di stare vicini alla città. Devo dire che quelle di Napoli sono le stesse problematiche che hanno altri grandi aree metropolitane». Un po' di pepe ci prova a metterlo la deputata napoletana Annarita Patriarca di Fi: «Sindaco però va detto - dice rivolgendosi a Manfredi - che i soldi i comuni devono saperli spendere penso a quelli del Pnrr». Secca e immediata la replica dell'ex rettore: «I nostri progetti sono stati tutti approvati e mi auguro che a Roma ci sia chi ci darà una mano piuttosto che qualcuno che ci blocchi». E non sarà certo la Patriarca ad andare contro la città anzi, la deputata promette impegno per Napoli. Con il deputato napoletano di Fdi Michele Schiano di Visconti che spiega: «Quello che ci serve è attuare una sinergia tra istituzioni per provare ad aiutare la città». Sensibile alla problematica è il pentastellato ex assessore al Comune di Torino con delega alle concessioni urbanistiche Antonino Iaria: «Noi abbiamo cercato di affrontare il problema della lunghezza delle autorizzazioni agli investitori collegandoli alla qualità degli investimenti per accelerare l'iter». Roberto Morassut del Pd non ha dubbi sull'appoggio «alla città di Napoli».

Parola a Manfredi che ci tiene a sottolineare come a Napoli le periferie siano per certi aspetti un problema ma per molti altri una grande risorsa e un modello. «Noi abbiamo periferie nel centro cittadino come i Quartieri Spagnoli e le Sanità che ora sono diventati un modello per lo sviluppo che hanno avuto. Abbiamo lavorato e punta sulla cultura e sull'accoglienza. Stessa cosa sta accadendo su Scampìa, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli abbiamo progetti e fondi del Pnrr spero solo che a Roma qualcuno non ci blocchi ma ci dia una mano» ripete Manfredi ai parlamentari. 

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