Regge la maggioranza che sostiene il sindaco Gaetano Manfredi: approvate tutte le delibere - ben 12 tra cui il bilancio consolidato e le cedole librarie - rinviato invece il regolamento per le prestazioni della Polizia municipale a pagamento. Vale a dire il lavoro aggiuntivo dei caschi bianchi quando ci sono eventi organizzati dai privati quali le gare di calcio del Napoli, i concerti e tutti gli eventi a scopo di lucro. Una legge dello Stato in vigore già dal 2017.
«Ma noi le parcelle le continuiamo a inviare perché la norme c’è e va applicata» precisa l’assessore competente Antonio De Iesu che ha il fiato sul collo della Corte dei Conti che pretenderebbe dal Comune il recupero delle somme a partire dal 2017. La sfida lanciata dal sindaco Gaetano Manfredi alla maggioranza dopo il flop di sei giorni fa - prima si portano a casa le delibere poi facciamo la verifica politica che mi avete chiesto - è stata raccolta dal centrosinistra e il vertice si farà lunedì. Prima di approfondire però va detto che il Consiglio è durato quasi 11 ore e il numero legale è caduto alle 19,30 quando Toti Lange - del gruppo misto - ha chiesto il numero legale per ripicca dopo una discussione con un esponente della maggioranza. Ha tentato di ritirare la richiesta Lange, ma per regolamento non è stato possibile e il Consiglio si è chiuso. Insomma il grosso del lavoro la maggioranza lo aveva già portato a casa e dopo 11 ore di dibattito spesso arcigno condotto dall’assessora ai rapporti con il Consiglio Teresa Armato, l’ingenuità di giornata è stata pagata a caro prezzo ma ha un peso politico molto relativo. Il caso politico - nella sostanza - si sgonfia almeno fino a lunedì, giorno del chiarimento tra la maggioranza che chiede di essere presa più in considerazione al sindaco, e lo stesso Manfredi. Sul tavolo però anche altre questioni come quella delle partecipate e la rivoluzione che si avvicina e il conseguente cambio dei manager che interessa molto ai consiglieri. Nino Simeone del Psdi sulle aziende comunali lancia un allarme.
«Le nostre partecipate - dice rivolgendosi all’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta - continuano ad assumere attraverso agenzie interinali qualcuno spieghi ai nostri manager che questo è un costo e che bisogna invece attingere agli idonei dei concorsi.
Manfredi alleggerita la pressione interna oggi già sarà a Genova per l’Assemblea nazionale dell’Anci, malgrado il suo intervento sia previsto solo giovedì. Manfredi ambisce alla presidenza dell’Anci perché Antonio Decaro - sindaco di Bari e dell’Associazione nazionale dei comuni - è in scadenza del suo secondo mandato. Una partita che il sindaco ha iniziato a giocare già da qualche mese sotto traccia. I presupposto ci sono soprattutto perché i sindaci del Pd delle altre grandi città come Milano, Firenze o Bergamo sono anche loro in scadenza allo stesso modo di Dario Nardella a Firenze. Giovedì nel capoluogo ligure Manfredi aprirà un dibattito che sembra già essere un manifesto elettorale: «Le risorse per il bilancio: le priorità dei sindaci». Come interlocutore avrà un paio di ministri come Giancarlo Giorgetti e Francesco Lollobrigida.