Scuola, De Luca: «Tra Nord e Sud divario organizzativo non intelletivo

Nel corso di una diretta Facebook il governatore ha toccato vari temi

Il Presidente De Luca sul divario della scuola tra Nord e Sud
Il Presidente De Luca sul divario della scuola tra Nord e Sud
Venerdì 14 Luglio 2023, 16:43
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Nel corso della sua abitudinaria diretta Facebook, il Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto in merito ai dati che evidenziano un netto divario tra i risutati della maturità tra Sud e Nord, i queli vedono il meridione indietro rispetto al resto d'Italia.

Il Presidente ha quindi dichiarato: «Avete forse sentito che, sulla base di una indagine Invalsi, la capacità di apprendimento dei giovani del sud è ad un livello più basso rispetto a quello nazionale. Detta così mi sembra una cialtronata, sembra quasi che i ragazzi del sud siano meno capaci dal punto di vista del cervello. Chiariamo bene perché questa notizia ha un che di razzista. - aggiunge inoltre - Non c'è dubbio che esista un divario nord-sud nella qualità e quantità dei servizi, c'è meno tempo pieno, meno mense, più dispersione  grazie a queste informazioni di conferma che era corretta la linea della Regione, e cioè che non bisogna tagliare nemmeno una scuola. Non ci potete dire che c'è un divario e poi vi proponiamo di tagliare 50 scuole, eh no. Il divario organizzativo, non intellettivo, c'è, ma questo è il motivo per cui è giusto fare una battaglia affinché non ci siano tagli»

De Luca, inoltre, ha espresso pareri molto forti riferendosi, in maniera anche molto esplicita, alle vicende che negli ultimi giorni hanno riguardato il Presidente del Senato La Russa e della Ministro del Turismo Daniele Santanchè.

Il governatore ha infatti detto: «Vi risparmio commenti rispetto a vicende che hanno interessato il dibattito pubblico relativo al conflitto con il mondo della giustizia, vicende di cronaca che hanno riguardato il presidente del Senato e famiglia, qualche ministro. Vicende che confermano nel loro complesso che l'Italia è un circo equestre, non vale la pena perdere tempo».

Un altro dei temi trattati è quello relativo al bonus alimentare. Il Presidente non è convinto di questa e, sempre nel corso della diretta, continua: «Il Governo ha deciso di dare un bonus di 385 euro ad un milione e 300mila famiglie, a quanti sono al di sotto credo dei 15mila euro Isee. Andiamo a verificare nel merito. Il bonus può essere utilizzato solo da famiglie che abbiano non meno di 3 componenti, non può essere utilizzato da persone sole, famiglie che hanno un solo genitore, da due persone anziane che vivono da sole, che cosa demenziale - e infine dichiara-  Neanche un terzo riuscirà ad averlo e non lo avranno gli anziani che vivono da soli, le persone che non hanno più di tre elementi nel nucleo familiare, le persone sole, sono misure propagandistiche, un manicomio»

De Luca entra anche nel dibbattivo sul salario minimo, di cui a proposito dichiara: «Il Governo ha detto di no alla misura del salario minimo a 9 euro all'ora - ha detto - ma anche rispetto alla proposta dei 9 euro all'ora bisogna capire se sono 9 euro netti o lordi, dobbiamo sapere che ci sono alcune integrazioni sulle quali fare chiarezza, vale a dire buoni pasto sono compresi o meno, le indennità, il lavoro notturno, festivo, la tredicesima. Dobbiamo fare una operazione verità altrimenti una misura che è necessaria da prendere rischia di essere controproducente. Rischiamo di avere settori nei quali hai già un salario superiore ai 9 euro e se approvi il salario minimo rischi di avere la discesa non l'aumento del salario minimo. E poi bisogna stare attenti a che gli aumenti salariali non si scaricano sull'aumento del costo dei prodotti, soprattutto alimentari».

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