Napoli, gli Industriali ripartono dal Sud: «Ora basta diseguaglianze»

Napoli, gli Industriali ripartono dal Sud: «Ora basta diseguaglianze»
di Alessandra Martino
Giovedì 12 Maggio 2022, 14:55 - Ultimo agg. 13 Maggio, 09:48
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Ripartire dal sud, ripartire dalle imprese nonostante la pressione della guerra. L'Unione Industriali di Napoli ha convocato un'Assemblea pubblica intitolata "Coesione Sud" nel Complesso Napoli Est dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, a San Giovanni a Teduccio.

Non è un caso la scelta della sede, come ha ricordato il presidente unione industriale di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci: «Il Sud riparte se le intelligenze vengono valorizzate per quello che meritano. Fare il nostro evento più importante dell'anno alla Federico II non è fatto simbolico ma sostanziale. Vorremmo che questo luogo che rappresenta meglio di qualsiasi parola quello che si può fare quando c'è la volontà venga conosciuto da tutti gli imprenditori». 

«Vogliamo dare a questo nostro evento proprio perché fatto qui alla Federico II, - aggiunge Jannotti Pecci - un significato del tutto particolare un significato di riparteza». 

Durante il congresso si è discusso di imprenditorialità e ripartenza post covid e su questo tema è intervenuto anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi: «Ci sono due grandi partite dell’Italia per il suo futuro e si devono giocare a Roma nel mezzogiorno».

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«Noi abbiamo la capacità di capirlo e quindi fare gli interventi necessari. -aggiuge Bonomi -.

Ricordo che la destinazione del 40% delle risorse destinate al sud nasce da una richiesta di Confindustria che è la prima che ha chiesto che venissero identificate le risorse per il mezzogiorno».

«È un piano straordinario che doveva servire come boost per la ripresa dopo la pandemia ma soprattutto è un piano che deve incidere sulle disuguaglianze del paese tra cui quelle territoriali», conclude. 

Si è parlato di un Mezzogiorno che non si piange addosso e che ha fretta di diventare grande. Corre, innova, esporta. Un Sud che non ti aspetti, fatto di grandi e medie imprese che crescono come quelle del Nord. A questo proposito è intervenuto il Presidente della Camera, Roberto Fico: «Noi insieme come stato, come istituzioni dobbiamo lavorare anche con l’unione industriali per lo sviluppo di Napoli e del Sud e quindi tramite anche i fondi del PNRR».

«Se non riparte Napoli, non può ripartire il mezzogiorno e quindi il complesso dell’intero paese. -ha aggiunto- Ciò che si deve capire è che il sud è una risorsa molto importante per ripartire, è il luogo dove si possono fare i migliori investimenti. Ciò che dobbiamo combattere sono le diseguenze e nel nostro paese ce ne sono troppe. Il PNRR su queste diseguaglianze può aiutare». 
 

All'evento erano presenti anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Rettore dell'Università Federico II Matteo Lorito, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che si è detto fiducioso: 
«Noi dobbiamo essere Uniti ci vuole un sud coeso. Napoli è una Campania molto compatta che rivendica un nuovo protagonismo: fatto di sviluppo, di opportunità, di giovani noi abbiamo la necessità di attrarre e mantenere i nostri giovani attrarre altri. Creare economia, creare lavoro, questo è un grande scenario di cambiamento a livello globale».

«Ci sono problemi ma anche opportunità, noi dobbiamo essere in grado di coglierle. Napoli deve essere protagonista con tutte le sue forze sia politiche, imprenditoriali, con i lavoratori, i giovani e col il mondo della ricerca e della formazione perché da qui dobbiamo partire».

I lavori sono stati moderati da Federico Monga, direttore del Mattino, Enzo d’Errico, direttore Corriere del Mezzogiorno, e da Ottavio Ragone, responsabile della redazione di Napoli de La Repubblica.

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