Napoli, via alla manutenzione degli impianti di videosorveglianza e tecnologici nelle scuole

Sono stati siglati questa mattina due accordi quadro per un ammontare complessivo di 4 milioni e 700mila euro

Gaetano Manfredi
Gaetano Manfredi
Venerdì 1 Marzo 2024, 20:04
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La città metropolitana di Napoli, guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, prosegue nel suo vasto programma di finanziamenti per la riqualificazione e la sicurezza delle scuole: via libera alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di videosorveglianza e degli impianti tecnologici degli edifici scolastici superiori di proprietà o di competenza dell’ente.

Sono stati siglati questa mattina, infatti, due accordi quadro, per un ammontare complessivo di 4 milioni e 700mila euro, per l’affidamento dei servizi che consentiranno il mantenimento delle prestazioni e del livello di sicurezza dei sistemi tecnologici, la riduzione dei costi di gestione e il rispetto delle disposizioni di legge.

Oltre alle telecamere e agli impianti di videosorveglianza e ai dispositivi anti-intrusione, oggetto degli interventi saranno le linee lan interne agli istituti e quelle di alimentazione delle lim, gli impianti elettrici, di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, di distribuzione del gas, i dispositivi antincendio, di rilevazione fumi, i sistemi telefonici, gli impianti di trasmissione dati nonché ogni altro tipo di impianto tecnologico presente negli edifici scolastici che necessiti di intervento.

La durata degli accordi quadro è di tre anni.

Attraverso questo strumento, l’operatore economico aggiudicatario della procedura a evidenza pubblica si obbliga a eseguire gli interventi che di volta in volta gli verranno richiesti con appositi e successivi atti negoziali.

«La città metropolitana sceglie l’accordo quadro – affermano in una nota le due consigliere metropolitane delegate alla scuola competenti per territorio, Ilaria Abagnale e Marianna Salierno – perché consente la razionalizzazione della spesa, una maggiore programmazione dei fabbisogni, la semplificazione e standardizzazione delle procedure di affidamento dei singoli appalti, il conseguimento di economie di scala, una maggiore trasparenza delle procedure di affidamento, un incremento della specializzazione delle competenze, una maggiore efficienza nell’interazione con il mercato e, non ultimo, un risparmio nelle spese di gestione della procedura medesima.»

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