Napoli, notte bianca annullata e veleni in Comune: de Magistris contro tutti

Napoli, notte bianca annullata e veleni in Comune: de Magistris contro tutti
di Valerio Esca
Lunedì 16 Dicembre 2019, 07:00 - Ultimo agg. 18:38
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«Guasti improvvisi e seriali, controlli maniacali e assenze di controlli dove i controlli sarebbero necessari». Con queste parole il sindaco Luigi de Magistris commenta l'annullamento dei concerti nella notte d'arte del centro storico. Un pasticcio tra Comune e seconda Municipalità, dietro al quale per il primo cittadino ci sarebbe una regia. Ad impedire agli artisti presenti sui tre palchi di piazza San Domenico, piazza Del Gesù e Forcella, di esibirsi alla presenza dello stesso sindaco e degli assessori comunali, l'intervento dei vigili urbani, a causa della mancanza della licenza ex articolo 68 del Tulps (necessaria per lo svolgimento di pubblici spettacoli).

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De Magistris vuole vederci chiaro e capire come e dove sia nato il corto circuito: «L'annullamento degli spettacoli nella notte d'arte rappresenta un grave danno alla città e alla sua immagine - sottolinea l'ex pm -. Il programma era molto bello e per un aspetto formale l'arte è stata repressa all'ultimo minuto, guarda caso, in zona cesarini. Chi doveva organizzare l'evento, un soggetto privato, non ha avuto la capacità di mettere a posto tutte le carte. Senz'altro grave. La seconda Municipalità ha ammesso, con onestà intellettuale, di non aver controllato adeguatamente che tutto fosse a posto, sul piano formale». De Magistris è «arrabbiato» e ha già dato mandato al suo fedelissimo, il capo di Gabinetto Attilio Auricchio di andare fino in fondo sulla vicenda: «Ritengo ribadisce l'ex pm -, che con buon senso e un'interpretazione giuridica diversa si poteva dare seguito agli spettacoli. Si poteva e si doveva evitare una figuraccia alla città. Nei prossimi giorni capiremo perché tante cose strane accadono di questi tempi in città. Mi diranno la forma, il caso, lo zelo, le norme, le elezioni che si avvicinano. Ci sentiamo feriti. Farò di tutto perché questa vergogna umana non accada più».

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Quando il sindaco parla di «controlli maniacali e assenze di controlli dove sarebbero necessari» si riferisce alla polizia Municipale. Una vendetta dopo il caso Colombo, visto che le responsabilità sono ricadute sui caschi bianchi? Al Comune si ragiona sui precedenti: prima l'annullamento del concerto gospel delle scuole sulle scale di via Dei Mille, poi i controlli sulle bancarelle di Natale a piazza Dante. Tutte azioni che hanno messo in imbarazzo Palazzo San Giacomo, ma che sono state mirate al rispetto delle norme. L'ultimo caso qualche ora fa: al Vomero è stata annullata l'inaugurazione di un negozio di abbigliamento in via Antignano (prevista ieri) dove si sarebbe dovuto esibire Tony Colombo sempre per la mancanza della licenza.

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Gli agenti della municipale sono sul piede di guerra, basti leggere il comunicato del sindacato Csa (la maggior parte degli iscritti sono vigili urbani): «Ai lavoratori della polizia municipale tocca solo l'obbligo di controllare che il tutto avvenga nel rispetto di leggi e regolamenti. Non esistono interventi sui quali si può chiudere un occhio ed altri dove si interviene. Le levate di scudi di alcune persone sembrano definire un quadro d'interventi dove la tolleranza viene confusa con le omissioni d'atti d'ufficio. Gli assessorati e gli staff hanno tutto il tempo e il modo di indicare gli obblighi derivanti dalla normativa su fiere e pubblici spettacoli ai privati». Una vicenda kafkiana, se si considera che il Comune ha autorizzato un evento, poi annullato a causa della mancanza di licenze che lo stesso Ente avrebbe dovuto fornire: «La polizia amministrativa non ha partecipato alla conferenze dei servizi - racconta il presidente della Municipalità Francesco Chirico -, ma avrebbe potuto intervenire rispetto alle mancanze di permessi laddove ce ne fossero state da parte dell'organizzazione. Da un lato ci sono state richieste le documentazioni quando si parla dei cubi pubblicitari, mentre per i palchi non ci è stato chiesto nulla di più». Chirico, che ci tiene a far sapere che i concerti si faranno prossimamente, incontrerà questa mattina Auricchio. Qualcuno ha anche provato a tirare per la giacchetta la neo assessore alla Cultura del Comune Eleonora De Majo: «Chi sta maldestramente provando ad attribuirmi il mancato svolgimento dei concerti replica De Majo - dovrebbe essere in grado di dimostrare quali sarebbero le responsabilità dirette dell'assessorato dinanzi ad una oggettiva assenza di documentazione adeguata imputabile agli organizzatori, che sono soggetti privati». 

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