Napoli in piazza per Daniele e lui strizza l'occhio: «Io sindaco? Non mi chiudo a nulla»

Napoli in piazza per Daniele e lui strizza l'occhio: «Io sindaco? Non mi chiudo a nulla»
di Paola Marano
Venerdì 15 Novembre 2019, 14:05 - Ultimo agg. 16 Novembre, 07:42
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«Penso che Napoli prima di un dibattito sulle persone abbia bisogno di un dibattito sulla città: io posso mettermi a servizio di questo dibattito, fare in modo che tutta questa delusione, protesta e dispiacere si trasformi in una partecipazione attiva e un coinvolgimento combattivo per il futuro della città». Nino Daniele, filosofo ed ex assessore al Comune di Napoli, non chiude alla possibilità di una candidatura come sindaco di in vista delle elezioni comunali che si terranno nel 2021. Daniele si dice lusingato della proposta lanciata da intellettuali ed esponenti del mondo della cultura napoletana che vedrebbero di buon occhio una sua corsa a primo cittadino della città: «Che personaggi di spessore, maestri per me e per Napoli possano formulare questa idea rende felice qualsiasi persona» sottolinea l’ex assessore.

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L’ocassione per parlare di un «programma di lavoro da costruire con  altre personalità» è un’iniziativa organizzata questa mattina all’ingresso di Palazzo San Giacomo, a Piazza Municipio in sua solidarietà. «Poi in campo aperto si vedrà. Come me ci sono altre figure degne di ricoprire un ruolo di questo tipo. Credo che le cose però debbano avvenire non estemporanea, né nel rinchiuso delle ridotte delle formazioni politiche che mi sembrano sempre più asfittiche, ma con un coinvolgimento più ampio. Non mi sono mai rifiutato, non mi sono mai chiuso a nulla, tutte le cose che ho fatto non le ho mai cercate. Mi sono state proposte e quando ho pensato che era giusto farle mi sono impegnato. Così è stato anche quando ho fatto il sindaco di Ercolano. Vengo da una scuola in cui non ci si candida, ma si viene candidati».
 
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E sulla proposta della cittadinanza onoraria della città di Napoli alla senatrice a vita Liliana Segre, avanzata dal nuovo assessore alla cultura Eleonora De Majo, Daniele rimanda al sindaco Luigi de Magistris la responsabilità di «sapere condurre questa operazione liberandola da ogni sospetto di strumentalismo. È una questione molto delicata che sottrarrei ad ogni polemica, perché non fa bene alla città che una cosa così importante possa essere ricondotta alla contingenza delle polemiche paesane. Ovviamente è una cosa che se accadesse non potrebbe che darmi una grandissima gioia». 
 


Resta di fatto l’amarezza di una fetta di Napoli per l’allontamento dell’ormai ex assessore alla Cultura: in piazza stamattina attori, fotografi, scrittori e semplici fautori del lavoro che Nino Daniele ha portato avanti in 6 anni e mezzo di mandato. Tra questi gli attori Franco Iavarone, Alessandro Incerto, il musicista Romeo Barbaro. Attesa anche l’attrice Rosaria De Cicco. Maurizio De Giovanni, impossibilitato a essere presente fisicamente, ha però dato il suo supporto all’omaggio.

«Finalmente avevano una persona in questa città che si occupava della cultura a grandi livelli. Fare fuori una persona disponibile, gentile e prepratata significa che siamo alla frutta –  ha evidenziato l’attore Franco Iavarone - Anche se ho un'età, stamattina mi sono alzato e sono venuto con piacere perché devo stare per essere solidale. Uno così se farà il sindaco farà sicuramente bene e io farò il tifo per lui». 
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Non un sit in, ma un omaggio «per tutto quello che ha fatto in questi anni per la nostra città, per la cultura che ha portato con le grandi manifestazioni, ma anche stando vicino agli ultimi ha commentato Désirée Klain - sono direttrice di un Festival Internazionale di giornalismo che si chiama Imbavagliati, un format che lui ha abbracciato subito senza conoscermi se non professionalmente. Mi ha dato ascolto e siamo diventati una realtà internazionale importante. Così come è accaduto a me, è accaduto a tante altre persone». 
 
 
 

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