Regionali Campania 2020, accordo vicino: il centrodestra verso il via libera a Caldoro

Regionali Campania 2020, accordo vicino: il centrodestra verso il via libera a Caldoro
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 22 Giugno 2020, 08:00 - Ultimo agg. 12:29
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«Stavolta l'accordo può essere chiuso entro oggi, ma stop agli impresentabili». A confermare la svolta è direttamente l'entourage di Matteo Salvini, l'intesa appare davvero ad un passo e anche le ultime riserve su Stefano Caldoro sembrano ormai vinte. Nel centrodestra si conta di chiudere l'ormai infinita discussione sui candidati alle prossime elezioni regionali già nelle prossime ore. Dopo settimane intense, numerosi vertici e incessanti telefonate la questione è ormai ad un punto di svolta e segnali in questo senso arrivano da tutti e tre i leader della coalizione: Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

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Il nodo più spinoso era proprio in Campania: è sul nome di Caldoro che è stato avviato un tira e molla senza sosta. Più volte Salvini ha puntato i piedi chiedendo a Forza Italia un «segnale di rinnovamento». Alla fine dovrebbero prevalere le ragioni della realpolitik e quindi mettere in campo il candidato che ha ottenuto le migliori performance nei sondaggi commissionati nelle ultime settimane. Decisiva è stata la difesa a spada tratta nei confronti dell'ex governatore da parte sia di Berlusconi che di Antonio Tajani, lo sherpa inviato dal Cavaliere al tavolo delle trattative insieme alla fedelissima Licia Ronzulli. Un'impresa non agevole perché nei giorni scorsi la candidatura di Caldoro aveva cominciato a vacillare come mai in queste settimane al punto che sul tavolo sembravano prevalere prima Antonio Martusciello e Cosimo Sibilia, poi fino a due giorni fa, Paolo Russo. Determinante per andare vicini a sbloccare l'impasse viene riferito il pressing del leader di Fi che anche ieri, nel corso di un intervento al Tg5, ha ribadito che gli accordi già sottoscritti lo scorso dicembre non dovevano essere cambiati.
 


Eppure le fibrillazioni restano comunque in Forza Italia, un partito che soprattutto in Campania naviga tra mille veleni incrociati. Dopo l'ufficializzazione del candidato resterà da chiarire cosa ne sarà della questione delle «liste pulite» invocate appena sabato da Salvini riferendosi proprio alla Campania. Anche ieri da via Bellerio hanno ribadito che «in nessuna Regione saranno tollerati candidati impresentabili». Nel mirino del leader del Carroccio soprattutto le vicende giudiziarie che hanno riguardato Luigi Cesaro e la sua famiglia. Rilievi ai quali da Forza Italia nessuno ha voluto replicare anche per non offrire sponde ulteriori all'alleato, ma la questione resta in ballo soprattutto sul fronte interno di Fi. La tattica attuata è di far sfumare la polemica ma le manovre, già in corso, si sposteranno probabilmente mettendo nel mirino la poltrona del coordinatore regionale del partito in Campania, Mimmo De Siano. Per ora Berlusconi non ha dato segnali in questo senso nonostante venga già indicato come possibile successore il deputato avellinese, già vicepresidente della Federcalcio, Cosimo Sibilia come profilo equidistante tra i vari gruppi di potere dei forzisti campani. Una questione che avrà un impatto sulla formazione delle liste che resta l'altro importante rebus dopo i tanti addii patiti in questi mesi da Fi e le guerre interne che continuano a consumarsi all'ombra del Vesuvio. Se Caldoro, come appare sempre più probabile, sarà il candidato dovrà certamente trovare la quadra prima all'interno del proprio partito per provare a giocarsi la terza sfida di seguito per Palazzo Santa Lucia con Vincenzo De Luca.

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Intanto Matteo Salvini continua il suo tour per l'Italia e sarà oggi in Liguria, lì dove la ricandidatura del governatore uscente, Giovanni Toti, non è mai stata in discussione al pari del veneto Luca Zaia. Stop anche alle voci di una sostituzione della leghista Susanna Ceccardi che correrà in Toscana.
Fonti della Lega hanno confermato che «la candidata sarà lei». Le riserve dal partito di via Bellerio dovrebbero essere cadute anche sui candidati di Fdi: Raffaele Fitto in Puglia e Francesco Acquaroli nelle Marche. Salvini porterà però a casa diversi candidati sindaci, soprattutto al Sud, tra questi è ormai certa la bandierina che la Lega piazzerà a Reggio Calabria con un proprio fedelissimo. Un risultato definito «storico» dall'entourage di Salvini che proprio nel radicamento del Carroccio nel Meridione vuole farne la sua battaglia campale. 

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