Regionali Campania 2020, Caldoro scrive a Mattarella: «Commissariare De Luca e la sanità»

Regionali Campania 2020, Caldoro scrive a Mattarella: «Commissariare De Luca e la sanità»
Lunedì 17 Agosto 2020, 15:15
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«Poteri commissariali per gestire l'emergenza con maggiore efficacia e per tutelare la salute, sottrarre a chi lavora per il proprio consenso la gestione di una fase delicata: un vulnus alla necessaria neutralità istituzionale che deve essere garantita durante le elezioni»: è la sintesi di una lettera che l'ex governatore campano e attualmente candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione, Stefano Caldoro, ha inviato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «La recente proroga al 15 ottobre 2020 dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e dei connessi termini di legge, adottata dal Consiglio dei Ministri con delibera in data 30 luglio 2020 e con la conseguente approvazione del decreto legge 30.7.2020, n. 83, determina in assenza di contromisure adeguate - scrive Caldoro al Capo dello Stato - un grave pregiudizio al corretto svolgimento delle prossime elezioni regionali, convocate per il 20 e del 21 settembre. La proroga, infatti, si estende anche ai penetranti poteri di intervento derogatorio e di spesa attribuiti alle Regioni dall'art. 1, comma 16, del d.l. 33 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 14.7.2020, n. 74, e dai connessi Dpcm di attuazione, e, in particolare, ai presidenti delle stesse, in qualità titolari del potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti, nonché di soggetti attuatori delle misure previste dall'ordinanza nei 45 giorni antecedenti le elezioni».
 


«Come è noto, la Corte Costituzionale - continua la lettera del candidato presidente del centrodestra alla guida della Campania - ha più volte evidenziato che la suddetta norma costituisce espressione del principio costituzionale di rappresentatività, connaturato alla diretta investitura popolare degli organi elettivi delle Regioni, e della loro responsabilità verso la comunità politica che ne determina l'elezione, nonché dell'autonomia ad essi riconosciuta dalla Costituzione». «In particolare, per quanto concerne lo svolgimento delle elezioni regionali, che non si è inteso differire con la proroga dello stato di emergenza, il mantenimento dei suddetti poteri emergenziali nell'ambito delle Regioni coinvolte nella tornata elettorale è - prosegue Caldoro - indubbiamente suscettibile di limitare e/o condizionare il libero esercizio del diritto di elettorato attivo e passivo, espressione della sovranità popolare, nonché di alterare la par condicio tra i candidati, proprio in ragione dell'ampiezza della portata di tali poteri, nonché dell'incidenza della spesa connessa sui bilanci regionali, la cui composizione è, come è noto, destinata per circa l'80 per cento alla tutela della salute, che costituisce la principale giustificazione dell'adozione delle misure eccezionali». «Basti pensare - scrive ancora - al solo potere di limitare lo svolgimento di riunioni e manifestazioni pubbliche o la partecipazione alle stesse, idoneo ad influire negativamente sulla comunicazione con il corpo elettorale e finanche a restringere la mobilità dei candidati, il cui esercizio da parte del presidente di una Regione, coinvolto nella campagna elettorale, costituirebbe di per se stesso un vulnus alla necessaria neutralità istituzionale che deve essere garantita durante le elezioni, nonché alla parità di trattamento tra gli aspiranti alla carica». «Consapevole della palese abnormità della situazione rappresentata, come cittadino e candidato alla presidenza di una Regione, mi rivolgo, pertanto, a Lei, illustre signor Presidente, confidando che, in qualità di garante dell'unità nazionale e del rispetto della Costituzione, possa adottare - conclude Caldoro - le iniziative ritenute opportune, al fine di scongiurare la sicura violazione di diritti e principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale, determinata dalla proroga dello stato di emergenza, senza adeguate misure volte ad assicurare il rispetto del principio di neutralità in ambito territoriale, in occasione delle prossime elezioni regionali, come, ad esempio, la previsione di nomina di Commissari straordinari cui attribuire i poteri emergenziali, riservati dalla legislazione e dai connessi provvedimenti nazionali ai Presidenti in carica e agli organi esecutivi delle Regioni interessate, nel periodo di depotenziamento previsto dalla legge».

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