Battaglia comune sul salario minimo di Pd e sindacati. Un'iniziativa promossa da Antonio Marciano, membro della direzione metropolitana democrat, a cui hanno partecipato il parlamentare Piero De Luca, il segretario di Napoli Peppe Annunziata e il mondo sindacale: Enzo De Caro e Luana Di Tuoro per la Cgil e Massimo Taglialatela della Uil. Tutti triuniti a Santa Maria La Nova.
«Abbiamo bisogno di avere finalmente anche in Italia un salario minimo legale per dare una risposta immediata a 3 milioni di lavoratori poveri perché in futuro non si possa pagare il lavoro meno di 9 euro l’ora.
«Ad oggi, abbiamo oltre tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri, con salari di tre-quattro euro l’ora. Ma il Governo finora - attacca il deputato dem Piero De Luca - ha deciso di non decidere. Ha fatto melina, rinviando un problema che riguarda tutti e non può essere affrontato con logiche di bandierine di partito».
Con l'obiettivo che l'opposizione faccia fronte comune sul tema e il Pd si sforzi di più. «Sosteniamo con forza la proposta di legge sul salario minimo ma il Pd può e deve fare di più su questo tema. Il lavoro deve tornare al primo posto nell’agenda del partito, la prima battaglia. Il Partito deve avere la forza di superare le difficoltà e di riunire tutte le opposizioni per affrontare con maggior convinzione il tema del lavoro», spiega il segretario Annunziata.
«La Filctem Cgil sostiene la proposta di legge sul salario minimo, un primo passo per far ritornare centrale su un tema ormai sparito da tempo dall’agenda del Paese», aggiuge De Caro; «È importante affermare per legge che ogni ora di lavoro non può essere pagata meno dei 9 euro. Accanto a questo bisogna valorizzare la contrattazione collettiva nazionale con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative», gli fa eco il collega della Uil Taglialatela.
Infine Luana di Tuoro della Filcams Cgil che segue i lavoratori dell terziario, i più esposti spesso a paghe basse: «Nelle categorie che rappresento il posto fisso non esiste. La proposta di legge sul salario minimo rappresenta il punto di partenza dal quale partire, dovremmo iniziare a parlare di cose vere, di vita reale e seriamente di lavoro».
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