Universiadi a Napoli, un anno dopo nasce la società per gestire gli impianti

Universiadi a Napoli, un anno dopo nasce la società per gestire gli impianti
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 23 Dicembre 2020, 11:00 - Ultimo agg. 11:30
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Da «Agenzia regionale Universiadi 2019» ad «Agenzia regionale universiadi dello Sport». Praticamente sembra non cambiare nulla. E invece no, perché ecco la creazione di un nuovo ente strumentale di palazzo Santa Lucia, leggi una nuova società partecipata, che si occuperà esclusivamente di promozione dello sport e soprattutto della gestione degli impianti ristrutturati in occasione delle Universiadi dell'anno passato (oltre a quelli di proprietà della Regione). In pratica l'agenzia per l'evento sportivo del 2019 da temporanea diventa definitiva ed avrà non solo uno statuto ad hoc ma anche un finanziamento ad operare per il prossimo triennio: quasi 10 milioni di euro tra costi per la gestione degli impianti e per le attività di valorizzazione dei giovani atleti. Una sorta di Coni regionale, insomma, con cui De Luca vuole capitalizzare politicamente il successo delle Universiadi del 2019. Lo prevede un emendamento alla legge di Bilancio, in discussione da stamani, a firma di Franco Picarone, consigliere del Pd e fedelissimo del governatore De Luca. E, ovviamente, il testo presentato dal presidente salernitano della II commissione è passato senza problemi nella seduta di due giorni fa. Riunione fiume finita dopo la mezzanotte di ieri.

Così palazzo Santa Lucia con questa nuova società preferisce provvedere alla gestione diretta degli impianti.

A differenza di qualche mese fa quando l'idea era di lasciare tutto nelle mani dei comuni o delle società sportive.

Parliamo di oltre 70 impianti sportivi ristrutturati nei primi mesi del 2019 in 21 comuni delle cinque province campane per una spesa di circa 270 milioni di euro. «Agli amici di questi comuni vorrei farmi dire con sincerità se ce la fanno a mantenere questi impianti oppure no, con personale e risorse in dotazione. Se non ce la fanno, dovremo trovare altre soluzioni», spiegava Vincenzo De Luca alla fine di luglio del 2019, tracciando un bilancio dell'evento sportivo internazionale e dei lavori sostenuti dalla Regione. «Sarebbe assurdo che dopo un investimento di 270 milioni di euro da parte della Regione dovessimo vedere decadere questi impianti. Penso alla piscina Scandone, a quella della Mostra d'Oltremare, al Palavesuvio. Sono impianti che se non vengono usati e manutenuti rischiano di saltare di nuovo. È un problema serio. Noi come Regione e con l'Aru manterremo vigilanza fino a settembre, non lasceremo incustoditi gli impianti», spiegava De Luca facendo capire che la Regione sarebbe uscita dalla partita nell'autunno 2019. Ed invece la Regione non vuole mollare. Con la nuova Finanziaria che copre il prossimo triennio, infatti, l'ente vuole gestire direttamente, con una sua società, gli impianti sportivi. In questo modo l'ex sindaco di Salerno capitalizza l'evento sportivo che è tra le carte migliori che si è giocato per la sua rielezione e provvede ad una gestione diretta degli impianti e, in generale, come prevede l'articolo 3, alla programmazione sportiva per i giovani atleti. 

Ed ecco la nuova partecipata che, nell'emendamento presentato e passato senza problemi, prevede uno stanziamento di appena 150mila euro per l'annualità 2021. Poi nel testo approvato in commissione e che entra nella legge di Bilancio 20121-2023 da discutere oggi, l'ente strumentale prevede già nuovi finanziamenti. Ovvero: 800mila euro per il 2021 e 2022 e altrettanti per il 2023 per la promozione della pratica sportiva dei giovani. E ulteriori 1,2 milioni nel triennio 2021-2023 per la ristrutturazione degli impianti sportivi. Fondi ad hoc per la promozione, recita il documento approvato in Commissione, dello sport giovanile con il coinvolgimento delle federazioni sportive e del Coni. Ma non ci sono dubbi che Santa Lucia voglia fare dello sport un suo cavallo di battaglia: l'articolo 3 che sancisce la nascita dell'agenzia prevede un mega finanziamento anche per sponsorizzare i giovani atleti. In totale 7 milioni di euro per il triennio 2021-2023. Se ne occuperà la neonata agenzia che, entro 60 giorni, si doterà di uno statuto ad hoc.

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