A Villa Arbusto arrivano i giochi d’arte con il «Pinocchio» di Mariolino Capuano

Un’esposizione dedicata all’artista di Forio d’Ischia considerato uno dei talenti più originali e imprevedibili della scena contemporanea

Il caratteristico "Pinocchio" di Mariolino Capuano
Il caratteristico "Pinocchio" di Mariolino Capuano
di Ciro Cenatiempo
Mercoledì 19 Luglio 2023, 13:09
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A Lacco Ameno il museo archeologico di Villa Arbusto, con il parco e gli spazi espositivi di Villa Gingerò, si conferma un polo culturale di rilievo internazionale anche in piena estate. Per sabato 22 luglio alle ore 20, infatti si terrà il vernissage d’inaugurazione della mostra «Mariolino», dedicata al celebre artista foriano Mariolino Capuano, talento originalissimo molto apprezzato anche all’estero per la vena surrealista, metafisica ed iperrealista che convive con una marcata inclinazione concettuale.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 agosto ed è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Ameno. Curata da Massimo Ielasi con Bruno Macrì, Salvatore Basile e il Circolo Georges Sadoul di Ischia, offre un percorso di oltre trenta dipinti acrilici su tela che documentano «la lunga e articolata parabola espressiva – spiega Ielasi - di un artista originale e insolito che non ha mai smesso di giocare con l’illusione del reale. I suoi quadri parlano il linguaggio dell’uomo, la sua innocenza e il suo smarrimento, gli inganni e le inquietudini. Opere che nascono da un lavoro minuzioso e difficile, idealmente legato alle sue origini e al luogo in cui è nato, Forio d’Ischia, dove ha deciso di vivere e lavorare dopo una breve ma intensa parentesi per mare».

«Pinocchio» è il motivo ricorrente nell’arte di Mariolino, simbolo della sua arte, leitmotiv che è qualcosa di più d’una marionetta irriverente: è una sorta di «torretta d’osservazione, d’ogni foggia, materiale e colore, sul tessuto connettivo della nostra vita adulta. Dove le ambiguità, le ansie e le contraddizioni non sono solo dimensioni proficue di dubbio e disincanto, ma tentativi di dare un senso al mistero che ci riguarda».

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In occasione dei suoi 80 anni, l’esposizione ne celebra il talento e la creatività, la sottile e compiaciuta autoironia con cui prima conquistò l’amicizia e la stima degli “artisti bohèmienne” che frequentarono o vissero sull’isola negli anni Cinquanta e Sessanta (da Aldo Pagliacci a Bargheer, D’Assia, Bolivar e Gino Coppa), diventando poi egli stesso, attraverso la pittura, «singolare interprete naturalistico ma anche indagatore di ciò che sottende la realtà rappresentata.

E su come questa realtà vada raccontata. Magari un po’ da illusi(onista), contando sul gioco o la bugia innocente – che è cosa ben diversa dall’inganno – come uniche armi da opporre alla brutalità del mondo e all’artiglio, perentorio ma subdolo, della demagogia».

Ingresso libero. Info e orari: www.pithecusae.it. Tel. 081 996103. L’accesso al Parco di Villa Arbusto è previsto esclusivamente dall’ingresso di Via Circumvallazione. L’ingresso da Corso Angelo Rizzoli è temporaneamente chiuso.

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