Con il via ai primi laboratori, si apre ufficialmente l’ottava edizione di Quartieri di Vita. Life infected with social Theatre!, il Festival di formazione e teatro sociale organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival.
Ideato dal direttore artistico Ruggero Cappuccio, Quartieri di Vita è dal 2021 un progetto internazionale che riunisce artisti europei impegnati nelle arti performative orientate al terzo settore per realizzare, insieme alle associazioni culturali e compagnie teatrali attive in luoghi e contesti vulnerabili di tutte le province campane, residenze creative di grande rilevanza sociale.
Da oggi, i 10 artisti provenienti da 8 paesi europei (Repubblica Ceca, Romania, Portogallo, Lituania, Polonia, Germania, Fiandre e Austria) saranno impegnati nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Salerno e Caserta per co-dirigere insieme a 8 registi campani workshop di formazione teatrale rivolti a 80 destinatari suddivisi in 8 gruppi di lavoro.
Un’esperienza davvero unica che consentirà di mettere in gioco le proprie esperienze e partecipare a tutte le fasi del processo creativo a donne vittime di violenza o con dipendenze da alcool e droga, soggetti con disabilità, adolescenti che vivono in ambienti disagiati, minori di diverse nazionalità, ma anche giovani universitari che per motivi di studio si occupano di scienze dello spettacolo e sociali, ampliando l’impatto positivo e tangibile di «Quartieri di Vita» sulle comunità in termini di crescita, consapevolezza e azione solidale.
I risultati dei workshop saranno presentati al pubblico in 8 prove aperte, programmate tra il 30 novembre e il 3 dicembre 2023, nei luoghi della regione Campania che ospitano gli artisti durante la fase delle residenze creative.
Nella giornata del 3 dicembre, sarà inoltre organizzato un incontro pubblico sul tema dell’opera di Calvino, tra gli italiani più tradotti e conosciuti all'estero per opere che esplorano in maniera fantasiosa la natura umana allo scopo di coglierne l’essenza vitale, le dinamiche di interazione tra individui e le reciproche connessioni tra arte, narrazione e comunità.