L'arte per raccontare Napoli: la mostra dei ragazzi e delle ragazze del Gentileschi

L'esposizione nella chiesa di San Michele a Port’Alba

Locandina della mostra realizzata dai ragazzi e dalle ragazze del Gentileschi.
Locandina della mostra realizzata dai ragazzi e dalle ragazze del Gentileschi.
di Vincenzo Cimmino
Venerdì 7 Luglio 2023, 15:08
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Come raccontare Napoli a un turista, a qualcuno che viene in visita nella città per la prima volta? È a questa domanda che hanno dato la propria riposta i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Superiore Statale Gentileschi di Napoli. Le classi V AL, V BL. IV BL e III CS, rispondendo al progetto “L’Arte di Comunicare l’Arte” dell’associazione ArtDalb e con il patrocinio della Municipalità 2 del Comune di Napoli, hanno allestito una mostra gratuita che si conclude in questi giorni nella chiesa di San Michele a Port’Alba.

«Il progetto si chiama “l’arte di comunicare l’arte” – spiega Barbara Fumagalli – e lo portiamo nei licei e nelle scuole per far capire ai ragazzi che esistono altre professioni oltre all’avvocato e al medico, che le professioni cambiano e soprattutto per fare capire che il modo di gestire l’arte non è sempre uguale. L’arte grazie alla pandemia ha cambiato proprio collocazione e senso. È diventata qualcosa che ci fa riflettere, ci fa pensare, ci fa entrare nei quadri attraverso i sogni, i desideri.

Lavoriamo con i ragazzi perché sono quelli da plasmare, non nel senso di volerli cambiare, ma nel senso di voler fare capire loro quello che potrebbero scegliere e come potrebbero sceglierlo».

Al centro del progetto per spiegare Napoli, il tema di questa edizione, l’ottava, è il prendersi cura. «Ma di cosa? – spiega la Fumagalli – Prendersi cura di tutto, della città, dell’arte; insegnare agli altri come prendersi cura delle cose attraverso l’arte. L’arte è benessere, è adattarsi, è stare bene. L’arte cura tantissimo, dalla mente al corpo. Abbiamo parlato con i ragazzi dei sentimenti e abbiamo insegnato loro che ogni colore esprime qualcosa. Quindi sono usciti fuori sette parole, e ad ogni parola abbiamo associato un colore».

Rabbia, spensieratezza, felicità, stupore, amore, pace, angoscia. Queste le parole scelte dai ragazzi, sintesi perfetta della loro età, di quello che provano e sentono. I lavori dei giovani studenti, poi, sono stati divisi in quattro sezioni: enogastronomia, miti, arte e architettura. Che a Napoli sono un tutt’uno.

Come è unione di mito, arte e architettura anche il luogo scelto per ospitare questi lavori, queste cartoline da mostrare al mondo di Napoli. La chiesa seicentesca, poco conosciuta, di San Michele a Port’Alba. «Perché questa chiesa? Prima di tutto – dichiara la Fumagalli – volevamo uno spazio nel centro storico. Questa è una chiesa molto particolare. La gente non la conosce, ma racchiudere dentro di sé una serie di grandi opere d’arte. Piazza dante è il trait d’union della città. Seconda cosa, per chi è intitolata la chiesa, san Michele. San Michele è uno degli arcangeli e protegge bambini e ragazzi. Chi, quindi, più adatto di lui?».

Camminare tra le opere di questi studenti è suggestivo. Si possono percepire tutte le speranze, le sensazioni e le paure che vivono i giovani. Come la repulsione per la guerra, la voglia di amare, la necessità di sentirsi ascoltati. Oltre, però, la parola. «Le parole erano troppo poco – dicono gli allievi del Gentileschi – avevamo bisogno di allargare i nostri pensieri. Ci siamo confrontanti e abbiamo concluso che, vivendo in un mondo di immagini, immagini veloci, che esprimono pensieri e stati d’animo potevamo raccontarci al meglio attraverso foto o opere d’arte. È nato così il racconto della nostra storia ed è stata un’esplosione di emozioni e divertimento che ha dato vita a questa mostra che racconta chi siamo, come viviamo e cosa sognamo».

Molti sono i progetti futuri, sempre con i giovani e per i giovani di ArtDalb. «Come prossimi progetti – continua la Fumagalli – abbiamo messo in essere un villaggio di solidarietà e inclusione per il Natale. Il villaggio si chiama “Con noi” e parla solo di arte. Si terrà dall’8 di dicembre al 23 di dicembre dal chiostro di santa Maria la Nova a via Mezzocannone, coinvolgendo anche gli artisti di strada».

ArtDalb, presieduta da Genny Di Fusco, è una realtà che promuove arte nel territorio, grazie anche al supporto che le è stato dato, nei tempi scorsi, dalla compianta Mia Filippone. «Il progetto “Con noi” – conclude la Fumagalli – è stato presentato, all’epoca, a Mia Filippone. Lei ci ha lasciati, purtroppo, ma prima aveva parlato di questo progetto a tante persone e il comune ha voluto mantenere la volontà di Mia di fare questo progetto. In suo onore, l’anno scorso abbiamo organizzato “Una favola per Mia”. Quest’anno, invece, abbiamo creato un concorso che partirà a settembre, il "concorso Mia Filippone", dove, grazie all’Accademia di Belle Arti e ai licei artistici di Napoli verrà insegnato ai bambini come costruire addobbi natalizi e il più bello sarà dedicato proprio a Mia».

Settembre, quindi, con la riapertura delle scuole, vedrà iniziare tutte queste manifestazioni e progetti che riscuotono da sempre un grande successo di pubblico.

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