Domani venerdi 6 maggio, presso il complesso turistico ricettivo Alma Eventi, in via Miliscola 191 – Pozzuoli, dalle ore 16.00 alle 19.00, si terrà il convegno sul tema «Le concessioni demaniali marittime nel mercato europeo criteri di aggiudicazione nel mercato italiano. Quali prospettive?», promosso dall’associazione SeaLaw e moderato dall’avvocato Immacolata Marra presidente associazione SeaLaw e dall’avvocato Salvatore Ciano vice presidente associazione SeaLaw, che riuniscono un parterre di esperti magistrati, giuristi tecnici, politici e rappresentanti delle categorie di operatori maggiormente interessati all’argomento di grande coinvolgimento e attualità.
I relatori che interverranno per le diverse professioni di competenza e ne esamineranno con loro aspettative e problematiche sono il dottor Giovanni Scotto di Carlo magistrato x sezione.
«Approfondisco le problematiche del settore da circa venti anni – ha dichiarato l’avvocato Immacolata Marra presidente dell’associazione SeaLaw e fautrice del convegno- oggi con l’associazione che rappresento comincia un percorso a supporto degli operatori e di chi per altri aspetti ha interesse a studiare fattivamente le tematiche inerenti il demanio e la navigazione marittima. Un argomento attenzionato, ma del quale si parla ancora poco, perciò ritengo siano importanti appuntamenti come questo, che è il primo di una serie di incontri.»
Il focus verterà infatti, sulle concessioni demaniali, sulla direttiva bolkestein, le liberalizzazioni, la gestione sostenibile, il futuro del turismo a Pozzuoli e nei Campi Flegrei. Punto di particolare attenzione la direttiva bolkestein: perchè se ne parla e perchè è difficile cancellarla!, sulla quale si farà chiarezza su che cosa sia e perchè eludere questa norma sia ormai impossibile. Infatti se ne discute da anni e quasi sempre in relazione alle concessioni balneari e a quelle degli ambulanti. La lunga serie di norme imposte dalla direttiva a favore della concorrenza, sono trattate in Italia soprattutto riguardo alle concessioni di balneari e ambulanti, con l’evidenza che finora l’Italia ha sempre provato ad aggirarne i contenuti, ma in maniera illegittima, come stabilito dalla Corte di Giustizia Ue, già nel 2016.
E va da se che, non è più possibile continuare come nel 2018 e 2019, rinnovando le concessioni nel mancato rispetto della direttiva, soprattutto dopo le recenti sentenze dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato.