Una domenica a Punta della Campanella, nel mito e nella storia

Ieranto visto dalla discesa di S. Costanzo
Ieranto visto dalla discesa di S. Costanzo
di Vincenzo Aiello
Domenica 4 Febbraio 2018, 10:36
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Ancora una visita guidata d'autore quella prevista domani 4 febbraio alla Punta della Campanella: l'appuntamento è per le ore 10.30 nella Piazzetta di Termini - per info: 3711758097 - (frazione di Massalubrense) e da lì si seguiranno le indicazioni delle le guide esperte di "Cartotrekking" – il cartografo Michele Inserra e l’architetto Valentina Sannino – che ci porteranno alla scoperta di Punta della Campanella. L’escursione dura cinque ore e prevede un dislivello di 450 metri e una lunghezza di 8 chilometri. Dalla piazzetta di Termini – dopo l’arrivo in bus da Castellammare di Stabia – si salirà su Monte San Costanzo (497 metri) e da qui per un sentiero sul ciglio si scende fino a Punta Campanella, promontorio Ateneo per i Greci e Minervae per i romani. Qui ci sono i resti di una Villa romana presidio militare ed un’iscrizione osca tradotta dal prof Mario Russo e una torre, eretta nel 1335 e rifatta nel 1566 che segnalava l’arrivo dei pirati con il suono di una campana, da cui il nome attuale della punta.

Da un dirupo ad est della torre ci si affaccia sulla Baia di Ieranto, selvaggia, intatta insenatura rocciosa ai piedi del Monte San Costanzo, che oggi è di proprietà del FAI.

Propaggine estrema della Penisola Sorrentina, che chiude a sud-est il Golfo di Napoli separandolo da quello di Salerno, Punta Campanella è formata da una costa rocciosa antistante al tratto di mare di fronte all’isola di Capri. Nel 1997 è stata istituita l’Area Marina Protetta di Punta Campanella, estesa da Punta del Capo, poco dopo Sorrento, fino a Punta Germano, non lontano da Positano. Poi si risale – da poco alcuni archeologi campani hanno ritrovato il vecchio percorso della Via Minerviae che corre più a valle rispetto al percorso – fino alla piazzetta di Termini.
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