Esistono esperienze dal potere alchemico. Cumuli di conoscenze, condivisione e attività che, lungi dall’essere consumate, si rilevano capaci di consumare. Consumare punti di vista, stili e progetti di vita, prospettive e convinzioni ormai sature, che possono essere messe in discussione e ridisegnate alla luce di riscoperte bussole valoriali e di nuovi orientamenti pratici.
È il caso di esperienze come E!State Liberi!, i campi estivi di Impegno e Formazione sui beni confiscati promossi da Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie.
Undici dei centri ospitanti si trovano in Campania, in particolare a Napoli, Aversa, Teano, Ottaviano, Castel Volturno, Sessa Aurunca, Eboli, Casal di Principe, Scafati, Pagani e Battipaglia.
Riparte dunque anche quest’anno il progetto estivo di Libera, un’occasione preziosa per entrare a contatto con l’Associazione e per contribuire al suo operato nei tessuti socio-culturali di riferimento.
Sul piano pratico, E!State Liberi! consiste in un'esperienza di vita di campo dalla durata variabile, fatta di momenti di condivisione, di impegno sociale e di approfondimento. L’obiettivo di Libera è quello di divulgare il più possibile la coscienza della legalità e della memoria, di trasformarla in parte integrante dell’identità della comunità e di trasmetterla ai partecipanti, che si trasformano inevitabilmente in veicoli di giustizia.
L’iniziativa promuove con cadenza annuale il riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, che si trasformano in presidi di formazione e legalità. In questo processo, è indispensabile la cooperazione con gli enti locali che gestiscono i beni e con tutti gli attori sociali della rete di Libera, con cui l’Associazione ha sottoscritto la Carta dei Valori e degli Impegni per migliorare e regolamentare la gestione del progetto.
L’impegno sociale, la collaborazione con enti e cooperative locali e la presenza di momenti formazione sui temi dell’antimafia sociale rendono E!State Liberi! un esempio ben riuscito di turismo responsabile, solidale, sostenibile e sociale, in cui i partecipanti impattano attivamente i siti coinvolti, promuovendo un cambiamento di natura culturale e sociale che va ben oltre i confini geografici del centro ospitante. Il vento di cambiamento, infatti, è destinato a soffiare sino alle realtà di provenienza dei partecipanti. È molto comune, infatti, che questi, di ritorno dai campi, diventino membri attivi dell’Associazione dopo aver preso coscienza della sua missione.
Un’esperienza, dunque, inevitabilmente destinata a segnare chiunque vi partecipi, a scardinare preconcetti e punti di vista per regalare nuovi input sulla realtà e a incoraggiare all'impegno attivo nel processo di cambiamento.