«ReMozart», il concerto che unisce le sfaccettature del grande compositore con i nuovi linguaggi

I protagonisti del concerto - che si terrà domenica 28 gennaio presso la chiesa Santa Caterina da Siena - saranno gli artisti del Nema Ensemble

I musicisti del Nema Ensemble
I musicisti del Nema Ensemble
Lunedì 22 Gennaio 2024, 14:33
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Creatività, pluralità e contaminazione sono le parole chiave di ReMorzart, la nuova proposta musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini, in scena domenica 28 gennaio, alle ore 18.00, presso la Chiesa Santa Caterina da Siena.

Protagonista e interprete musicale è il Nema Ensemble, che presenta un progetto per riattivare il potere intrinseco all’opera mozartiana. ReMozart è la terza tappa di un percorso, a cura di Cosimo Abbate (direttore del NEMA Ensemble) e Lorenzo Pone (già avviato con gli eventi Storie Naturali e Temi|Rifrazioni), i cui obiettivi sono la scoperta del linguaggio musicale di giovani compositori e la volontà di rendere Napoli un polo di produzione, accoglienza e diffusione delle nuove manifestazioni musicali del presente. 

Il concerto sarà un vero e proprio percorso attraverso le sfaccettature della poetica di Mozart, restituite ad echi e significati del tutto rinnovati attraverso il prisma della contemporaneità.

I brani proposti sono tutti scritti appositamente per il progetto ReMozart (ad esclusione di Mozart-Adagio, Arvo Pärt) e commissionati dal Nema Ensemble a sei brillanti compositori tra i 25 e i 35 anni, fervidamente attivi sulla scena internazionale: lo sforzo di questi giovani talenti è stato quello di fondere i nuovi linguaggi con l’irrinunciabile retaggio della tradizione musicale, per un’arte vogliosa di definirsi «contemporanea» in quanto composita e attuale.

Il valore espressivo dell’opera mozartiana verrà quindi rappresentato come un ventaglio di possibilità che spaziano dalla rielaborazione che espande e illumina le peculiarità intrinseche della pagina originaria, fino a forme di trasfigurazione radicale del pre-testo mozartiano.

Talora appariranno dunque esplicite citazioni trasfigurate come in un prisma o in una visione onirica, talora sarà il genere e la forma mozartiana a farsi riconoscere, pur manifestandosi mediante linguaggi musicali lontani e diversi. In questo laborioso lavoro di sperimentazione lo spettatore è invitato a ripensare a Mozart con uno stato d’animo nuovo, rimuovendo ogni pregiudizio ed etichetta sulla figura del genio di Salisburgo, e a lasciarsi trasportare dall’experience di ReMozart.

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