Soraya Experience al teatro Bolivar, confronto tra donne di epoche diverse

Le due donne cominciano a tracciare i racconti della propria esistenza fino ad intrecciarsi con malinconica ironia

Soraya Experience al teatro Bolivar, confronto tra donne di epoche diverse
Soraya Experience al teatro Bolivar, confronto tra donne di epoche diverse
di Enrica Buongiorno
Martedì 11 Aprile 2023, 15:06 - Ultimo agg. 15:15
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Soraya Experience è la suggestiva esperienza, visiva, sonora, emotiva di Martina Zaccaro. Il teatro Bolivar ospita, il 15 e 16 aprile, lo spettacolo che sperimenta diversi tipi di linguaggio in scena, fra gli altri quello musicale e cinematografico, si muove sulle dicotomie fisiche ed emotive di due donne che vivono in epoche differenti e appartengono a status sociali diversi.

Sulla pelle e nel cuore, però, le stesse cicatrici che dicono di costrizione e violenza, tanto accumunate da percepirsi in un incontro metafisico che permetterà loro di comunicare e condividere.

La Soraya “moderna” si mostra così come desidera, per come gli altri la vedono, o peggio, come la società vuole stereotiparla. È la fase del burlesque, delle parrucche e cotillon, della musica condita di ironia e desiderio, del luccichio spettacolare. La Soraya “passata” fa i conti invece con il suo immobilismo psicofisico. Quasi sull’orlo della follia. Reclusa in quattro mura, vittima silente di una società che la vorrebbe ai margini, sottomessa al suo uomo e privata di tutte le aspirazioni. 

«Le protagoniste di Soraya Experience sono icone di femminilità e lotta contro qualunque tipo di sopruso – spiega l’autrice, regista e attrice napoletana Martina Zaccaro sul palco insieme a Claudia Cimmino – Ḕ la storia di un tempo senza tempo, dove le donne stereotipate da sempre, vivono ai margini, discriminate, odiate, troppo spesso abusate. Come se la donna dovesse essere punita per l’ancestrale colpa di aver peccato, e aver sospinto l’Adamo al desiderio. Questo show experience – continua la Zaccaro – evidenzia che il coraggio in molti casi vuol dire salvezza ed è la resilienza a fare la donna, la capacità di venir fuori dalle proprie macerie fisiche, emotive soprattutto, come un sagace animale ferito, mai sconfitto. Le parole della drammaturgia sono simboliche e racconteranno di verità ancestrali. Le suggestioni ironiche e drammatiche diranno della vita». 

Le due donne cominciano a tracciare i racconti della propria esistenza fino ad intrecciarsi con malinconica ironia e a rompere la barriera del tempo rappresentata in scena da elementi divisori che ne segnano i confini immateriali. 

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