L’istituto comprensivo «Torquato Tasso» di Sorrento organizza la prima parata con gli «Easter bonnet», i cappellini di Pasqua. Si tratta di una tradizione nata negli Stati Uniti d'America, per la precisione a New York, nel 1870.
La guerra civile era finita da poco e la gente ricominciava ad uscire, a riversarsi in strada. Quale occasione migliore, allora, della domenica di Pasqua per riprendere il proprio status e mostrarsi in società? Era già d’uso in alcune famiglie l’usanza di comprare un vestito o un capellino nuovo per Pasqua, per presentarsi al meglio durante questa festa così importante che rappresenta appunto la risurrezione. In questo spirito, i vestiti nuovi simboleggiavano la rinascita.
Nel 1870, quindi, dopo un periodo di grande depressione e dopo le restrizioni imposte per la quaresima, la popolazione della Grande Mela aveva ancora più voglia di mettersi in ghingheri e sfoggiare i suoi capi nuovi, belli e colorati. Grazie alle signore della buona società che indossavano il cappellino per andare alla messa nella chiesa di St. Patrick, una semplice passeggiata si trasformò in una vera e propria sfilata di copricapi graziosi ed alla moda, che passò alla storia come la prima «Easter parade». Da allora le signore - ma anche uomini e bambini - fanno a gara a chi sfoggia la creazione più originale: nel corso degli anni, si sono succeduti i cappelli di Pasqua più strani e bizzarri, ornati di fiocchi, piume, fiori, uova, persino coniglietti di peluche.
Una tradizione che ora l’istituto comprensivo di Sorrento intende importare in Costiera dando vita al corteo «Tasso Easter Bonnet 1st edition» in programma domani, venerdì 31 marzo, che si terrà tra le ore 9.30 e le 11.30 con partenza e ritorno in piazza Angelina Lauro.
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