Galleria Continua per Capri Palace Jumeirah, tra arte ed ospitalità

Galleria Continua per Capri Palace Jumeirah, tra arte ed ospitalità
di AnnaChiara Della Corte
Venerdì 14 Luglio 2023, 13:44 - Ultimo agg. 14:14
4 Minuti di Lettura

Si rinnova la collaborazione tra Capri Palace Jumeirah e Galleria Continua, un percorso comune che fa dell'arte e dell'ospitalità un connubio vincente.
Il nuovo allestimento pensato per le aree comuni del lussuoso resort di Anacapri, compresa l'area di ingresso situata a ridosso della piazza Vittoria e quindi fruibile dal pubblico, vede protagonisti quest'anno gli artisti cubani Osvaldo Gonzalez e José Yaque. 

I progetti site-specific, appositamente pensati per la struttura e con forti legami al territorio,  interpretano la volontà di concepire il soggiorno sull'isola come un’esperienza culturale ed estetica.

"Chiunque varchi la soglia dell'hotel percepisce immediatamente il valore che riserviamo all'arte", commenta  il General Manager e Vice Presidente regionale Sud Europa e Regno Unito del gruppo Jumeirah, Ermanno Zanini.  

Un valore aggiunto, sempre vivo ed in evoluzione, non a caso  l'hotel si contraddistingue da anni per un'importante collezione d’arte privata, il White Museum, e per la collaborazione esclusiva con artisti di primo piano. "Con Galleria Continua abbiamo individuato un partner che condivide appieno la nostra visione", aggiunge il GM.

Non si tratta semplicemente di arredare l'hotel ma renderlo testimone di una passione condivisa con gli ospiti, un occhio attento sul Contemporaneo , uno spunto di riflessione sul presente con lavori stimolanti ed originali. 

Galleria Continua, nata nel 1990 a San Gimignano nella sede di uno storico cinema/teatro della cittadina toscana, si distingue infatti per una tenace ricerca di talenti artistici a livello internazionale ed un'indole visionaria che l'ha portata ad espandersi in tutto il mondo, aprendo in meno di vent'anni sedi a Pechino, l'Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai.

Per tutta la stagione  estiva 2023 in mostra le opere di Osvaldo González e José Yaque che vanno ad aggiungersi all’installazione a parete di Pascale Marthine Tayou, in esposizione dallo scorso anno.

González si focalizza su una personale studio dei paesaggi e delle architetture attraverso l’utilizzo del nastro adesivo. 

Video


Un materiale comune come lo scotch diventa conduttore di suggestioni poetiche. Evidente il nesso con l'isola, soprattutto con "Un amanecer en Capri" che richiama un'alba sui Faraglioni, e le Waves of Capri, che riproducono il movimento ondeggiante del mare, modellando ampi fogli di nastro adesivo.

In tutte questi lavori l’effetto traslucido del materiale è accentuato dalla presenza della luce, elemento integrante dell'opera. Sebbene generalmente i suoi lavori ritraggano spazi interiori, hanno sempre una connessione con il paesaggio esterno attraverso la luce che entra da una porta, o l'ombra di un albero che fa capolino.

Romanticismo e contemplazione verso l’orizzonte, così potrebbero essere sintetizzati i punti cardine della poetica di Gonzalez, che aggiunge: «Il mare e la montagna diventano pretesti per discutere temi come l'insularità e l'emigrazione, dove siamo e dove vogliamo andare».

Le opere di Yaque, una selezione dalla serie Minerals, investigano invece il quadro come oggetto. Per l’artista, la pittura è un atto corporale, agito dal corpo e non dalla mano. Attraverso la pittura, Yaque approfondisce l’origine del colore, creando un dialogo con l’universo geologico del sottosuolo, con tutti i suoi tipi di rocce e minerali.

 

Lo spettatore è catturato dal movimento e dall’energia che emana la tela: l’occhio si perde nella profondità e nel ritmo, nelle pieghe della superficie agitate da complesse sovrapposizioni di colore.

José Yaque accarezza la massa del pigmento pittorico per mescolare i colori e per stenderli dopo aver disposto una membrana di plastica sulla tela, creando venature multicolori che richiamano alla mente malachite, lapislazzuli, opale; la forza di gravità e le vibrazioni formano un magma che viene nuovamente trasformato quando l’artista avvolge con forza i quadri con una pellicola di plastica. Terminato il processo di essiccazione, l’artista rimuove lo strato protettivo generando una pittura erosa. Il risultato è un’opera caratterizzata dalla forza della natura, impossibile per l’uomo da realizzare solo con l’uso del pennello.

«Un'occasione unica quella che ho avuto: portare in mostra i miei lavori sui minerali a Capri, straordinaria isola rocciosa dove il legame con la natura è così forte» Conclude Yaque.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA