Martino Midali incontra i giovani:
«Siate curiosi ed innovativi»

Martino Midali incontra i giovani: «Siate curiosi ed innovativi»
di Cristina Cennamo
Domenica 20 Marzo 2022, 19:18
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La moda e la sostenibilità: oggi più attuale che mai, interessa anche e soprattutto chi, di questa storia, sarà protagonista nel prossimo futuro, ovvero la nuova generazione. È principalmente ai giovani che si è rivolto lo stilista Martino Midali in occasione di «Etica e moda: il rispetto del green dalla filiera alle nuove creazioni», il nuovo appuntamento del ciclo il Museo si apre ai giovani organizzato dal Museo della Moda di Napoli nel ricco calendario stagionale approntato dal presidente della Fondazione Mondragone Maria d'Elia. Un’occasione ed un’opportunità di riflessione che ha portato lo stilista lombardo a parlare della sua esperienza passata e a mostrarne le propaggini attuali in un confronto vis à vis con talentuosi e giovani designer, autori delle capsule ecofriendly nate da capi già esistenti e che sono state mostrate durante il rendez vous : Francesco D'Ambrosio, Alessandro Della Volpe, Raffaele e Giovanni Guidone di One Guide e Lucia De Martino, assente giustificata.

 

«La sostenibilità è sempre più un argomento attuale ma non dimentichiamo che va costruita nel tempo e che presuppone una forma mentis aperta e curiosa, capace di trovare sempre nuove soluzioni in cui creatività e rispetto dell’ambiente vadano di pari passo per costruire una nuova definizione di stile» ha ricordato Martino Midali nel corso dell’incontro.

Del resto il designer è stato un pioniere all’ approccio consapevole alla moda: sin dai suoi esordi, infatti, ha fatto dell’upcycling creativo il cuore della sua proposta grazie a vecchie camicie che tingeva e stringeva con metodi artigianali per ricavarne larghi abiti, impreziositi da pieghe indelebili, da indossare con una cintura.

Testimoni di un gusto in divenire e, soprattutto, embrionale manifesto di una filosofia, quella di Martino Midali, sempre puntata ad avere il minore impatto possibile sull’ambiente mantenendo, al contempo, ben salda la creatività. Un approccio sostenibile che nel tempo si è arricchito di nuove declinazioni di cui ultime, in ordine di tempo, sono sia la capsule collection di kimoni ricavati da tessuti recuperati e riletti nella loro forma iconica che la proposta di friulane nate da materiali riciclati d’eccezione, i nobili jacquard di una storica azienda tessile comasca.

L’appuntamento con lo stilista è avvenuto alla presenza di un grande numero di partecipanti  ed ha confermato il ruolo strategico del Museo della Moda di Napoli, il cui ricco calendario di eventi e presentazioni ne impreziosisce la vocazione di testimone storico delle evoluzioni della moda nel tempo visibile nelle sue sale.

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