Mastella: stop a chi ha fatto i debiti

Mastella: stop a chi ha fatto i debiti
di Paolo Bocchino
Mercoledì 22 Settembre 2021, 08:25
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L'interminabile duello sui conti comunali ha fatto registrare ieri un'altra giornata ad alta intensità. Interpellato dai cronisti all'indomani della conferenza del competitor Luigi Diego Perifano, Clemente Mastella ha commentato: «Abbiamo ereditato debiti, durante la mia gestione non ne abbiamo contratti. Siamo stati il medico che individua la necessaria terapia. E del resto: è o non è vero che due anni prima della dichiarazione di dissesto la Corte dei Conti attestava che non esistevano le condizioni per risanare il bilancio? Di questo devono rispondere loro, non io. Appena insediatomi sono andato al ministero dell'Interno e alla Corte dei Conti che mi hanno detto: faccia subito il dissesto perché altrimenti la situazione è drammatica. Credo che abbiamo fatto bene, non dobbiamo dare spiegazioni». Quindi il passaggio finale dal chiaro sapore elettorale: «Sono loro che devono spiegare come hanno disamministrato. Il loro comportamento è stato pagato dalla cittadinanza. Di qui le tasse più alte, che erano già tali con loro, io non ho aumentato di nulla. Tutto grazie a questi che vorrebbero tornare. Ma non tornano», ha concluso sicuro Mastella.

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Non si faceva attendere la reaction di Luigi Diego Perifano: «Mi aspettavo che da Palazzo Mosti giungessero parole chiare sui numerosi punti controversi denunciati dall'Osl.

E invece ci fa sapere che non intende fornire chiarimenti sulla vicenda. È l'ennesimo schiaffo alla città». E il leader di Alternativa non lasciava cadere nel vuoto anche le dichiarazioni rese al Mattino dall'assessora alle Finanze Maria Carmela Serluca: «Parole che sorprendono. Da tecnico della materia, Serluca saprà certamente che il Comune non può indebitamente trattenere somme di competenza dell'Osl, perché la legge impone di riversarle nella gestione straordinaria a tutela dei creditori. Nella relazione dell'Osl si afferma chiaramente che in nessuna delle scritture contabili del Comune si evince che le somme introitate sono destinate alla gestione del dissesto. Quindi aumentano dubbi e preoccupazioni che finiscono per coinvolgere anche la veridicità dei bilanci approvati negli ultimi anni».

Nel domino delle dichiarazioni arrivava dunque il turno della delegata alle Finanze: «L'annosa questione del dissesto non può essere lasciato alle fantasiose ricostruzioni utilizzate per la campagna elettorale - secondo Maria Carmela Serluca - A proposito della dichiarazione di dissesto è bene chiarire che si tratta di un obbligo in presenza delle condizioni previste. Lo stato del Comune di Benevento era avvalorato dalla pronuncia della Corte dei Conti del 2014. Non è un caso che l'amministrazione Pepe avesse aumentato tributi e aliquote fino alla misura massima. Così come non si spiegherebbe la redazione di un piano di riequilibrio, bocciato dalla Corte dei Conti, se non vi fosse stata la disperata necessità di provare a sanare i conti. Anche per accertare questo disastroso state di cose abbiamo assicurato tutta la collaborazione possibile all'Osl.

Numerosi risultano gli ordini di servizio del segretario, o le delibere dello stesso Osl, da cui si evince la leale collaborazione istituzionale garantita negli anni: a tempo pieno, a tempo parziale e con straordinario. Quanto alle somme trasferite e da trasferire - ha aggiunto Serluca - per dare maggiore chiarezza alle due contabilità abbiamo effettuato la separazione tra l'Ente e il dissesto. Furono trasferiti i primi 9,5 milioni. Come mai quelle somme non sono servite per pagare i creditori? Per poter essere impegnate, tali somme necessitano di una regolamentazione contabile che ad oggi è ancora mancante nonostante lo stesso Osl sia stato sollecitato dal Ministero Economia. Nei nostri bilanci sono dettagliatamente chiarite tutte le somme riferibili all'Osl, pronte per essere trasferite. Non vi è alcun dubbio che i bilanci siano rispettosi delle regole che impongono di tenere separate le somme».
Polemica che toccava dunque l'ex sindaco Fausto Pepe, supporter di Perifano, pronto a una dura replica a Mastella: «Nella mia vita politica non ho mai avuto la necessità della difesa di ufficio, fosse solo per il fatto che so difendermi, e questo vale soprattutto per le falsità, anzi le palle di Mastella sui numeri del debito. Il movimento locale Noi Campani parla di cifre generiche confermando che non può fornire numeri precisi. Chiedo ancora una volta: dove sono i 151 milioni di euro di debito?».

Perifano intanto ieri ha incalzato l'amministrazione uscente su un altro terreno: «A Mastella piacciono i sondaggi immaginari. Ma la realtà prima o poi porta il conto. Sul Corriere della Sera una classifica di Fondazione Etica boccia l'amministrazione Mastella clamorosamente» ha dichiarato via social il leader di Alternativa pubblicando la graduatoria sulla «Capacità di amministrare» stilata dal think tank che annovera tra le altre le collaborazioni di Valerio Onida e Fabrizio Barca. Per il capoluogo sannita, stando allo studio, soltanto 36,5 punti su 100 che gli valgono un giudizio sintetico di «poor», ovvero scarso. A sostegno di Perifano oggi in città il vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano per un aperitivo (alle 13) a Palazzo Paolo V. Nel menu «Le aree interne e la sfida del governo delle città».
 

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