Pd Campania, la notte delle scelte: «Alta tensione tra le correnti»

Pd Campania, la notte delle scelte: «Alta tensione tra le correnti»
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 15 Agosto 2022, 00:00 - Ultimo agg. 16 Agosto, 09:33
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La direzione del Pd fissata per oggi potrebbe anche slittare fino a notte tarda o persino a domani. Non è stata ancora trovata la quadra sui candidati da mettere in campo, soprattutto nei listini bloccati. Ad agitare maggiormente il Nazareno ed Enrico Letta c’è proprio il caso Campania: alla fine, pur se a malincuore, qualcuno resterà fuori dai giochi. Il quadro sulla Campania è più o meno chiaro, ma Enrico Letta dovrà muoversi con il bilancino per cercare di scontentare il minor numero di dirigenti. Tra i papabili è una sorta di notte prima degli esami «tra lacrime e preghiere». Ci sarà chi festeggerà per essere riuscito ad ottenere un posto “blindato” da capolista e chi, invece, dovrà sudarsi l’ingresso a Montecitorio o a Palazzo Madama confidando in una buona performance del proprio partito.


Il caso più spinoso è quello che vede l’uscente Lello Topo vedersela con il segretario napoletano del Pd, Marco Sarracino. Topo, per nove anni sindaco di Villaricca e parlamentare uscente, appartiene alla corrente di “Base riformista” che fa capo a Lorenzo Guerini. Ha tanti consensi dalla sua parte, ma potrebbe essere sacrificato - almeno per essere inserito in uno dei collegi “blindati” - perché della sua stessa corrente fanno parte anche altri papabili candidati ormai certi di essere piazzati in posizioni di privilegio. A “Base riformista” appartengono infatti Piero De Luca (il figlio del governatore che dovrebbe guidare il blindatissimo listino proporzionale di Salerno), Enza Amato (la presidente del consiglio comunale di Napoli che correrà per il Senato sia nel listino alle spalle del ministro Franceschini che in un collegio uninominale) e viene inteso della stessa area anche il braccio destro del governatore Vincenzo De Luca, Fulvio Bonavitacola (al quale sarà assegnato l’uninominale di Salerno). È da qui che crescono le possibilità di una candidatura in posizione blindata del 33enne Marco Sarracino: non solo per l’idea di Letta di aprire sempre più il partito ai giovani o per le consultazioni interne avviate nei circoli cittadini, ma anche l’evidenza che Sarracino sarebbe tra i pochi candidati in Campania, forse l’unico, in area “Dems”, quella che fa capo ad Andrea Orlando. Casi spinosi, come pure viene fatta filtrare la possibilità che il sottosegretario napoletano, Enzo Amendola, possa essere inserito come altri big nazionali in altri collegi del Paese per eliminare il presunto dualismo Topo-Sarracino.

Di certo - viene fatto sapere dal Nazareno - i collegi campani saranno probabilmente gli ultimi sui quali si troverà una soluzione. Se il quadro è più chiaro in altre Regioni, più intricato è il gioco di incastri da realizzare all’ombra del Vesuvio.

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Già praticamente assegnati, invece, i collegi uninominali, formati da esponenti di tutta la coalizione, nei quali ci saranno anche gli alleati di Impegno Civico, Europa Verde e Sinistra Italiana. Per la Camera Di Maio andrà a giocarsela a Pomigliano (lì dove potrebbe trovarsi a sfidare a singolar tenzone il suo ex capo politico M5s, Giuseppe Conte), Fiorella Zabatta dei Verdi sarà nell’uninominale di Giugliano. Per il Senato Peppe De Cristofaro di Si sarà nel collegio di Torre del Greco mentre Sandro Ruotolo nell’uninominale di Napoli. Per il resto lo schema di partenza che dovrebbe essere oggi ufficializzato vede capolista nel listino proporzionale di Napoli l’uscente Valeria Valente con alle spalle Marco Sarracino o Lello Topo. Nell’altro proporzionale dovrebbe esserci alla guida Enzo Amendola (se non sarà indicato altrove) con alle spalle Bruna Fiola o Antonella Ciaramella. Al Senato nessuna discussione su Dario Franceschini in tandem con Enza Amato e nell’altro collegio proporzionale, nel gioco di incastri, arriverà una tra Deborah Serracchiani, Susanna Camusso e Annamaria Furlan. Fin qui le previsioni, ma le carte saranno scoperte solo oggi.

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