Galleria Vittoria, tutto fermo a Napoli: dopo 5 mesi niente progetto

Galleria Vittoria, tutto fermo a Napoli: dopo 5 mesi niente progetto
di Paolo Barbuto
Mercoledì 24 Febbraio 2021, 23:31 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 08:33
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Sembrava che qualcosa si stesse muovendo per la galleria Vittoria, era circolata una voce secondo la quale la Procura sarebbe stata pronta a concedere l’accesso ai tecnici del Comune, pareva che l’inizio dei lavori potesse essere dietro l’angolo.

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Invece no. Di lavori alla Galleria Vittoria non se ne parla nemmeno. È vero che la Procura concederà un permesso, temporaneo, d’accesso, ma solo per consentire ai tecnici di studiare nuovamente la situazione e predisporre un nuovo progetto di intervento che incontri il favore del Ctu e consenta di avere l’anelato placet all’avvio degli interventi.

La questione non è di scarso rilievo perché la prima bocciatura al progetto di palazzo San Giacomo risale a dicembre, e suscitò lo sdegno dell’amministrazione, lasciando attoniti i membri della Giunta che erano certi di poter partire subito con il progetto che avevano in mente.

 


Solo che il progetto ideato da palazzo San Giacomo non era altro che una “soluzione-tampone” ai guai della Galleria, in attesa di recuperare soldi e progetti più consistenti per una rivisitazione totale dell’infrastruttura. I tecnici di palazzo San Giacomo erano stati onesti nella loro relazione: avevano spiegato che quell’intervento (una risistemazione della volta del tunnel senza andare troppo a fondo) aveva una precisa scadenza «il tempo sarà di cinque anni al massimo, periodo corretto per recuperare fondi e procedere a un programma di ristrutturazione totale». Quelle righe non sfuggirono alla Procura che a settembre aveva sequestrato la galleria proprio perché la riteneva estremamente pericolosa. A dire la verità l’intero progetto venne considerato debole, a dicembre, dal Ctu, così la Procura spedì indietro il plico chiedendo nuove soluzioni.

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Nonostante la disperata necessità di riapertura rapida della Galleria Vittoria, snodo nevralgico del traffico partenopeo, a piazza Municipio se la sono presa comoda: pensa e ripensa si sono decisi ad andare solo in questi giorni (quando arriverà il permesso temporaneo ad entrare nell’area sequestrata) a verificare alcuni dettagli che potranno tornare utili per il futuro progetto che dovrà essere sottoposto al vaglio dei magistrati nella speranza di ottenere il permesso ad iniziare i lavori. Insomma, se la città ha una disperata fretta di tornare a percorrere quel tunnel vietato ormai da 155 giorni, l’Amministrazione non sente tutta questa pressione e va a passo di lumaca.

Sta sulle spine il presidente della municipalità di Chiaia, Francesco de Giovanni, il quale chiede quasi ogni giorno di accelerare le procedure per tentare di risolvere la questione del traffico che affoga il quartiere: «Non soquante volte ho chiesto, sollecitato, pregato, di fare in fretta o almeno di avere informazioni sul futuro della viabilità intorno al tunnel, però di risposte certe non riesco ad averne». De Giovanni è affranto e riprende un tema già lanciato dal presidente degli ingegneri napoletani, Edoardo Cosenza, quello del Commissario Straordinario: «Il Comune ammetta di non avere risorse e capacità e chieda aiuto allo Stato. Il tunnel è un’infrastruttura determinante sia per la circolazione che come via di fuga in caso di calamità, un Commissario Straordinario può essere nominato. Sarebbe l’unica salvezza di fronte all’assurdo immobilismo dell’amministrazione attuale di Napoli».
Per chiedere che qualcosa si muova, dopodomani scenderà in piazza il Pd che annuncia un sit-in proprio davanti alla Galleria chiusa da 155 giorni.

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