«Caro Buzzi chi perde adesso guadagna dopo»

«Caro Buzzi chi perde adesso guadagna dopo»
Sabato 6 Giugno 2015, 03:18
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ROMA Nell'ordinanza di custodia cautelare era indicato come «l'alter ego di D'Ausilio» l'ex capogruppo Pd nel consiglio comunale di Roma, e «collaboratore dell'assessore all'ambiente Estella Marino, con il compito di coordinare “i rapporti con le commissioni consiliari”». Da ieri, però, il nome dell'ignoto funzionario Gero Nucera è finito nell'elenco delle 12 persone perquisite due giorni fa (contemporaneamente a nove cooperative) a vario titolo. E dà l'idea di quanto la seconda ondata di inchiesta Mafia Capitale sia destinata ad infilarsi negli equilibri di potere del comune di Roma, oltre che della Regione. Anche perché all'appello delle iscrizioni al registro degli indagati di questa seconda tranche di indagine mancano circa dieci nomi, tra i quali alcune figure politiche locali.
Nell'elenco dei perquisiti ieri, oltre a Nucera ci sono Patrizia Cologgi, ex capo del dipartimento della protezione civile comunale ed ex collaboratrice del ministro Kyenge. Clelia Logorelli, responsabile parchi e giardini di Eur Spa, Mirella Di Giovine, ex direttore del Dipartimento Patrimonio del Campidoglio, Maurizio Marotta, presidente della cooperativa Capodarco. E ancora Fabrizio Amore, Ettore Lara e Gabriella Errico.
Nucera, accusato di rivelazione di segreto, sarebbe stato disposto a pilotare appalti in favore di Mafia Capitale ascoltando le indicazioni di qualcuno che, negli atti, non compare mai. Buzzi, che ha il dono della sintesi, ci mette poco a spiegare il loro legame: «Gero Nocera.... Faccio come Figurelli (il capo segreteria di Mirko Coratti, arrestato due giorni fa ndr) lo metto a stipendio».
A maggio del 2014, scrivono i pm Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli, quando appare on line un bando per la manutenzione del verde pubblico aperto alle cooperative sociali, chiama Buzzi.
Nucera: «Allora Salvato', io qua c'ho la situazione eh? 6, 8 e 9 erano quelli, giusto? Tu stai insieme a Granellino, qui. Sei il numero 8, Formula sociale, insieme a Granellino, va bene?
Buzzi: «Mica tanto, non va tanto bene, eh!»
Nucera: «Dimme tu, io non voglio entrare dentro le dinamiche, dentro le strutture. Ma poi c'è un altro tema eh, tra una settimana, dovrebbero uscire altri 300, scusa eh!»
Buzzi: «Ma chi è il capofila lì, te l'hanno detto?»
Nucera: «Mi hanno spiegato questo, saranno, qua c'è scritto tutti e due, però questo ve lo vedete voi, dovete fare la trattativa, capire bene, fermo restando che poi i prossimi 300, chi perde adesso guadagna dopo».
Buzzi: «Ma no, tu dallo, dallo che poi veniamo... insomma va be', poi insomma non è un problema nostro no, tu che dici?»
La partita si chiude, ma nella trattativa per il riconoscimento dei debiti extrabilancio, conclusa a novembre scorso, poche settimane prima della valanga di arresti di dicembre, c'è sempre Nucera a spartire una torta che sarebbe costata alle cooperative considerate ai vertici di un sistema di spartizione di appalti pubblici radicatissimo nella Capitale. Tanto che il gip collega il suo nome a quello di D'Ausilio (la cui posizione non risulta al momento nell'elenco degli indagati): «Il dominus politico di Nucera - scrive il gip Flavia Costantini - viene indicato come destinatario di utilità».
Ieri mattina intanto sono partiti gli interrogatori di garanzia nel carcere di Regina Coeli. A sfilare davanti al gip Flavia Costantini anche l'ex presidente dell' assemblea capitolina Mirko Coratti, l'ex assessore Daniele Ozzimo e il vicepresidente della coop La Cascina Francesco Ferrara. Tutti hanno negato qualunque addebito.
sa. me.
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