Leone ridotto a pelle e ossa nello zoo cinese, il video dei visitatori fa il giro del web: «Salvate il povero Ala»

Lui si chiama Ala ed è un leone grande così. O almeno lo era. Sì perché, di maestoso, al vecchio  re della foresta è rimasta soltanto la criniera. Ridotto a poco più che pelle e ossa, infatti, il povero Ala sembra smarrito. Tanto che persino riuscire a muoversi nell'area espositiva dello zoo cinese pensata per lui, sembra ormai divenuto uno sforzo quasi insopportabile. A documentare quelli che probabilmente sono gli ultimi giorni di vita del vecchio leone, i visitatori del Jinniu Lake Safari Park di Nanjing (Nanchino) nota città del distretto di Liuhe, nella Cina Orientale che dista 300 chilometri da Shanghai. "È incredibile che sia tenuto ancora qui. Se è malato, dovrebbe essere curato".

March 11 2023, Nanjing, Jiangsu, China 🇨🇳

"It was revealed on the Internet that a lion in the zoo was so thin that it became "ribs", and it was difficult to walk and move, which aroused the attention of netizens. On March 12, a staff member of Jinniu Lake Zoo responded that
-> pic.twitter.com/espit9mOn0

— We Are Not Food (@WeAreNotFood) March 13, 2023

Questo è soltanto uno delle centinaia di commenti postato a seguito della diffusione del filmato dagli utenti di Douyin, sorta di Tik Tok in voga in quel Paese, successivamente ripreso da AsiaWire e dal Daily Express che proponiamo.

Sì perché alla stragrande maggioranza dei turisti dello zoo safari park, il leone è apparso malato e, soprattutto solo. "Ala, si è affrettata a far sapere la direzione della struttura, è soltanto molto vecchio. Paragonandolo alla età umana, è come avesse 80 anni". Notizia, quest'ultima, che sarebbe stata confermata anche dallo staff veterinario che, ormai da tempo, lo nutre somministrandogli del cibo liquido. Anche e soprattutto per questo, viste le condizioni di salute estreme dettate anche dalla veneranda età, in molti si sono chiesti se non meriti di vivere l'ultimo capitolo della sua vita in maniera più dignitosa. Magari lontano da quegli occhi che ancora lo immaginano cacciare nel bel mezzo di una foresta selvaggia che, forse, il buon vecchio Ala, non ha mai conosciuto.