Attenti!
Se Fido viene punto da una vespa non perdete tempo: ecco cosa fare

Foto da Social dogcat
Foto da Social dogcat
Venerdì 24 Luglio 2015, 20:59 - Ultimo agg. 19 Agosto, 17:59
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In estate possono diventare un pericolo. A volte persino mortale. Se le api o le vespe ronzano a distanza troppo ravvicinata dal nostro cane, attenti.

Una puntura potrebbe trasformarsi in un incubo. E provocare anche uno schoc anafilattico.



Il pungiglione resta conficcato nella pelle della vittima, per cui quando tentano di allontanarsi, l’aculeo si strappa dal loro corpo creando una grave lesione. Tuttavia, il veleno presente nel pungiglione continua a essere immesso nella vittima perché la ghiandola che lo produce rimane al suo interno. Le sostanze presenti nel veleno scatenano infiammazioni molto forti che agiscono meccanicamente facendo allargare i vasi sanguigni che cominciano a “perdere” acqua verso l’esterno, provocando gonfiore, dolore, prurito e bruciore della zona.



Se ci sembra che sia presente il pungiglione, possiamo cercare di toglierlo da soli, ma solo se non abbiamo la possibilità di raggiungere in pochi minuti il veterinario più vicino. Evitiamo di utilizzare pinzette per afferrare e tirare il pungiglione. Stringerlo, non farà che spremere il veleno presente al suo interno, per cui limitiamoci a usare qualcosa di rigido, come un cartoncino o la punta di un coltellino per staccarlo come se fosse una scheggia.





Ricordiamo che il miglior antidoto per le punture di api e di vespe è il cortisone che va comunque somministrato dal veterinario nella dose e nella modalità più indicata per il nostro cane. Ma anche per i gatti. Perciò portatene sempre qualche fiala con voi se andate in vacanza con i vostri pet e cercate - quando possibile - di consultare il medico anche telefonicamente per confrontarvi sui dosaggi.

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