Antonio Tagliata ha lasciato una lettera di confessione, scritta quando ancora non aveva sparato ai genitori della fidanzatina. «Confesso l'omicidio di Fabio Giacconi e Roberta Pierini». È la frase scritta da Antonio Tagliata in un biglietto sequestratogli in casa dopo il fermo. «Ero sicuro che sarei morto - si sarebbe giustificato il giovane nell'interrogatorio- ho scritto il biglietto per proteggere mio padre, che ha avuto problemi con la giustizia».
E' l'ultima notizia di una giornata convulsa sul fronte dell'inchiesta, iniziata con la rivelazione che sabato Tagliata era andato a casa dei mancati suoceri, che si opponevano alla relazione con la figlia di 16 anni, con tre caricatori e ben 86 proiettili. Il giovane prima avrebbe tentato il suicidio, chiedendo alla fidanzatina di sparargli con quella stessa arma. Poi, visto che lei si rifiutava, si sono diretti a casa dei genitori.