Autovelox, torna a casa dopo due settimane di ferie e trova 13 multe: «Sono disperata»

Una donna che abita a Terraglione denuncia la situazione "da fantascienza" e teme che i punti persi le impediscano di portare la figlia a scuola

Autovelox, torna a casa dopo due settimane di ferie e trova 13 multe: «Sono disperata»
Autovelox, torna a casa dopo due settimane di ferie e trova 13 multe: «Sono disperata»
di Lorena Levorato
Martedì 29 Agosto 2023, 06:48 - Ultimo agg. 17:25
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Torna a casa dopo due settimane di ferie e trova la cassetta della posta straripante di multe. Le minoranze chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla faccenda delle multe. Non credeva ai suoi occhi quando ha visto tutti quei foglietti bianchi mischiati alle buste verdi, ammassati nella casettina delle lettere fino a sbucare fuori dalla fessura. E per poco non le è venuto un malore. «Una multa l’avevo già pagata il 5 di agosto, prima di partire per tornare qualche giorno in Romania per le vacanze – racconta A.L., che abita a Terraglione -. Sono tornata ieri (sabato, ndr) dopo aver fatto oltre 20 ore di auto, e quando ho visto tutte quegli avvisi di ritiro in posta, ho capito che si trattava di altre multe mi sono dovuta sedere per terra sul tappetto per non svenire».

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La sorpresa

«In tutto ho trovato 13 avvisi bianchi e dieci buste verdi. Assurdo. Ora devo prendermi un giorno di ferie per andare in posta e ritirare le raccomandate, perché quando sono stata a pagare la multa ad agosto c’era una fila interminabile e ho perso un sacco di tempo. L’attesa sarà quindi piuttosto lunga. Sapevo prima di partire che c’era il problema delle moltissime multe per via degli autovelox a Cadoneghe, ma non immaginavo davvero di trovarmi in una situazione del genere».
La donna abita a Terraglione lavora a Camisano Vicentino; a luglio, nel periodo in cui sono entrati in funzione gli autovelox, ha dovuto percorre almeno due volte al giorno quella strada per andare ad accompagnare, e poi a prendere, la figlia dalla baby sitter in modo che lei potesse recarsi al lavoro. «Oltre al salasso dal punto di vista economico, c’è un altro problema che per me è fondamentale e che mi sta mettendo ansia e agitazione: con tutte quelle multe alla fine perderò i punti della patente, e chi porterà mia figlia a scuola? E come farò ad andare al lavoro? È davvero una situazione che solo nei film di fantascienza si sarebbero potute vedere e, invece, è la realtà che è capitata a me e a migliaia di altre persone».
«Ho preso le multe, ma per aver sforato di pochi chilometri il limite e non è mia abitudine correre in auto, rispetto i limiti.

Non sono un pericolo per gli altri e nemmeno una pirata della strada, ma con queste multe ci fanno sentire tutti dei delinquenti. Io spero che il sindaco o chi di dovere faccia qualcosa. Io sono disperata e non so se pagare o fare il ricorso». 

«Annullare le multe»

Nei giorni scorsi i consiglieri di minoranza di Alleanza 2024, formata da Partito Democratico, Coalizione Civica per Cadoneghe, Movimento 5 Stelle e la lista civica Cadoneghe Unisce hanno depositato una richiesta di convocazione straordinaria del consiglio comunale sulla vicenda che da un mese sta tenendo banco a Cadoneghe. Dopo aver presentato un esposto al Prefetto di Padova per la sospensione delle rilevazioni e l’annullamento di tutti gli accertamenti emessi dal Comune, «viste le dichiarazioni di carattere dilatorio rilasciate dal sindaco che sta cercando capri espiatori all’interno della struttura comunale, chiediamo sia necessario portare la discussione in consiglio comunale – scrivono le minoranze - Riteniamo che le multe vadano annullate per la mancanza di adeguata segnaletica e di informazioni preventive sull’attivazione degli autovelox. Nel giro di un mese sono state comminate oltre 24.000 sanzioni, alcune per pochi chilometri sopra il limite dei 50 orari stabiliti per il centro abitato che, con la nuova perimetrazione approvata nel 2022, è stato esteso a tutta la lunghezza della SR 307. La leggerezza con cui sono stati messi in funzione i due autovelox ha creato danni irreparabili a molti cittadini e attività, sia per le ricadute economiche, sia per gli effetti della perdita di punti delle patenti, arrivando nei casi più gravi al ritiro. Ma forse all’amministrazione comunale importava solo fare cassa: più multe più entrate».

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