Bestie di Satana, Andrea Volpe libero dopo 16 anni di carcere. «Ora cerca lavoro»

Bestie di Satana, Andrea Volpe è libero: ha scontato la sua pena. «Ora cerca lavoro»
Bestie di Satana, Andrea Volpe è libero: ha scontato la sua pena. «Ora cerca lavoro»
Venerdì 24 Aprile 2020, 12:52 - Ultimo agg. 13:51
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Tra il 1998 e il 2004 le 'Bestie di Satana' terrorizzarono l'Italia, con una serie di omicidi e induzioni al suicidio che finirono su tutti i giornali. Oggi Andrea Volpe, ormai 44enne, uno dei membri di quella setta, è libero dopo aver finito di scontare la sua pena a 16 anni di carcere. La notizia, data qualche giorno fa in esclusiva sul settimanale Giallo, è stata poi ripresa da altri media: Volpe è ora un uomo libero e si è dedicato alla fede nella Chiesa Evangelica.

Alla fine della quarantena imposta per la pandemia di coronavirus, Volpe si metterà a cercare lavoro, per ricostruire la sua vita. Nel 2004 fu lo stesso Volpe a togliere il velo sui misteri di quegli anni, raccontando i deliri della setta, le croci rovesciate, il numero del diavolo e i riti sacrificali e spiegando che sotto il leader carismatico Nicola Sapone, un idraulico di ventisette anni, e nel nome di Satana, lui e un gruppo di una decina di amici avevano commesso tre omicidi e avevano spinto a schiantarsi con l'auto contro un muro un altro adepto, Andrea Bontade.

Grazie alle rivelazioni di Volpe, le Bestie di Satana furono tutte catturate e le condanne per gli omicidi e l'istigazione al suicidio furono pesanti. Carcere a vita per Sapone, che sta scontando la sua pena nel carcere di Bollate, a Milano, dove lavora a rotazione. Volpe ha scontato 16 dei vent'anni che gli sono stati inflitti. Anche la Ballarin è libera, dal 2017: condannata a 23 anni, dopo un percorso rieducativo in carcere durante il quale ha studiato, ha ottenuto permessi per lavorare come guida turistica e, in regime di semilibertà, si è laureata in Comunicazione e Grafica.



PAPÀ DI TOLLIS: VOLPE LIBERO PERCHÉ HA PARLATO «Sono sereno rispetto al rilascio di Volpe, devo riconoscere che si è guadagnato lo sconto di pena perché ha vuotato il sacco e, se non fosse stato per lui, non avremmo scoperto nulla. Spero che riprenda la sua vita e riesca anche darci un risarcimento per quanto abbiamo vissuto, accetto anche importi mensili», ha detto all'ANSA Michele Tollis, padre di Fabio Tollis, ucciso a 16 anni nei boschi di Somma Lombardo (Varese) insieme a Chiara Marino, commentando la notizia del rilascio di Volpe.

«Chiaro che non dimentico, impossibile dimenticare», ha proseguito Tollis, «ma Volpe ha avuto il fegato di colloquiare con me in carcere, di parlarmi a quattro occhi e chiedermi perdono, ed è stato 'unico». «Appena confessato», ha ricordato l'uomo «ci ha portato nel bosco e si è ricordato esattamente dove fosse seppellito mio figlio, ci torno ogni anno e poi vado a portare fiori sulla tomba di Mariangela Pezzotta». A quanto emerso, ad oggi, la famiglia Tollis non ha ancora ricevuto alcun risarcimento. 
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