Stroncato da malore in casa a 37 anni
Era accusato dell'omicidio di una squillo

Stroncato da malore in casa a 37 anni Era accusato dell'omicidio di una squillo
di Giacomo Quattrini
Lunedì 19 Settembre 2016, 05:35 - Ultimo agg. 11:59
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CASTELFIDARDO - Aveva appena pranzato con i suoi genitori, poi uno strano malessere: «Non mi sento bene, vado a distendermi sul letto in camera». E invece poco dopo lo hanno trovato esanime, lì, sul suo letto. Se ne è andato così, ieri verso le 14, Carlo Orlandoni, l’imprenditore 37enne di Castelfidardo salito agli onori della cronaca tre anni fa, accusato dalla Procura di essere il responsabile della morte della squillo romena Adriana Mihaela Simion, 26 anni, uccisa a coltellate in una villetta a Marcelli il 7 aprile 2013. 
Viveva con il papà Gabriele e la mamma Paola in un appartamento in via Toscanini, zona Fornaci, proprio accanto alla caserma dei carabinieri di Castelfidardo. A trovarlo sul letto sono stati proprio loro due, saliti in camera per accertarsi di quel malore avvertito dal figlio dopo pranzo, che non sembrava nulla di preoccupante. Invece Carlo non rispondeva più. Era già morto quando sul posto sono accorsi i militi della Croce Verde di Castelfidardo che, in un tentativo disperato di salvataggio, oltre alla defibrillazione hanno fatto alzare l’eliambulanza da Torrette. E’ atterrata vicino alla sede della Croce Verde, ma è tornata indietro desolatamente vuota, per Carlo non c’èra più nulla da fare.

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