Aeroporto Fiumicino, protesta del personale di terra Alitalia contro i licenziamenti: caos bagagli

I bagagli bloccati a terra a Fiumicino
I bagagli bloccati a terra a Fiumicino
Domenica 2 Novembre 2014, 13:35 - Ultimo agg. 3 Novembre, 15:55
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Domenica di caos all'aeroporto di Fiumicino dove circa 1.500 bagagli sono rimasti a terra per la protesta di un gruppo di lavoratori si è ritrovato 'licenziatò con i badge disattivati prima di aver ricevuto le lettere di messa in mobilità.

Solo "un disguido" secondo la compagnia, ma il blocco di oggi ha evocato la paralisi dello scorso agosto, quando nello scalo romano si accumularono per giorni quasi 20mila bagagli da dover riavviare a destinazione.

A provocare i disagi, questa mattina la protesta di alcuni addetti Alitalia al Net, il sistema automatizzato di smistamento bagagli, scattata dopo aver appreso che 15 colleghi, pur avendo timbrato l'ingresso in aeroporto per iniziare il turno di lavoro, avevano alle 7 il proprio account aziendale bloccato mentre soltanto domani, sarebbe dovuto essere disattivato in coincidenza con la consegna delle lettere di messa in mobilità Alitalia ha fatto sapere che le postazioni dei lavoratori «che, soltanto domani, sarebbero dovute essere disattivate in coincidenza con la consegna a questi lavoratori delle lettere di messa in mobilità», sono state disattivate in anticipo «per un disguido» e che «questo disguido ha creato un pò di agitazione tra i lavoratori provocando qualche ritardo nella consegna o nel riavvio di alcune centinaia di bagagli in transito, che saranno prontamente riconsegnati dalla Compagnia nel minor tempo possibile».

Il problema ha riguardato il trasferimento dei bagagli dei voli in transito dalle 7 alle 13 e la situazione si è sbloccata solo nel primo pomeriggio con l'avvio di un nuovo turno di lavoro.

Dall'ora di pranzo è intervenuta anche Adr e in aeroporto fanno sapere che si conta che tutti i bagagli rimasti bloccati, possano raggiungere i proprietari a destinazione entro domani.

Quanto accaduto oggi testimonia il clima critico che si vive in queste ore nello scalo romano, in coincidenza con l'invio delle lettere per la mobilità di 994 dipendenti (di cui 879 addetti di terra, 61 piloti e 54 assistenti di volo, a partire dal 31 ottobre, iniziato con quelle indirizzate agli impiegati negli uffici. Domani - si apprende - dovrebbe essere la volta dell'invio delle lettere per alcune decine di lavoratori del settore di terra e manutenzione. Ed in questi giorni, A Fiumicino, anche le forze dell'ordine vigilano sulla situazione.

Sull'episodio di oggi intanto è intervenuto il parlamentare europeo del Pd, Enrico Gasbarra membro della Commissione Trasporti di Bruxelles auspicando che « Alitalia voglia chiedere scusa ai propri dipendenti ai quali ha staccato la spina del lavoro».

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