Gallipoli (come già Sorrento o Tropea) dichiara guerra al "turista-cafone". E come altre realtà turistiche italiane mette al bando le passeggiate a torso nudo per il centro. Con un'ordinanza per il decoro, infatti, il Comune promette multe.
Gallipoli, vietate passeggiate a torno nudo in città
Turisti (e turiste) sono avvisati: vietato girare in costume o a torso nudo fuori dagli stabilimenti, lontano dal lungomare o dalle spiagge. Nel centro storico o sul centralissimo Corso Roma, da quest’anno viene espressamente vietato di circolare in abbigliamento "poco consono".
L'ordinanza
L'ordinanza firmato dal sindaco, Stefano Minerva, entrerà in vigore dal primo luglio e resterà operativa sino alla seconda metà di settembre. E' maturata anche considerate le segnalazioni pervenute da parte di cittadini e turisti anche negli anni precedenti hanno più volte lamentavano situazioni idonee a compromettere il pubblico decoro.
Le multe
Rispetto ad altre realtà dello Stivale (dove si arriva fino a 500 euro di multa) la sanzione prevista a Gallipoli, per l’inosservanza dell’ordinanza comunale, varia da un minimo di 25 e sino a 150 euro a secondo della gravità, del danno di immagine e del luogo in cui non si rispetta la normativa. Agli agenti della polizia locale spetterà il compito di vigilare e redarguire i trasgressori. La questione della mancanza di decoro nell’abbigliamento non è nuova nella stagione estiva, e ora sembra mettere d’accordo diverse amministrazioni comunali da nord a sud d’Italia. Anche a Gallipoli quindi l’amministrazione comunale ha inteso spiegare, con tale provvedimento, che il costume da bagno va benissimo in spiaggia e nei lungomari, ma nel centro storico o in altri luoghi di massima pressione antropica serve il “dovuto rispetto”. Quindi, nell’antico borgo marinaro, soprattutto vicino alle chiese, guai a circolare a torso nudo e in abiti succinti, senza maglietta o senza copricostume. I vacanzieri, ma anche i residenti, sono stati avvisati.
Le regole
L’ordinanza, valida sino al 20 settembre, contempla anche di vietare l’ingresso nella palazzina e negli uffici comunali in abbigliamento poco decoroso, indossando solo un costume da bagno, o a torso nudo, in pantaloncini e in canotta. Da Nord a Sud pronte a fioccare così multe per chi non si mette un copricostume o una maglietta nelle località turistiche. Da Viareggio a Baia Domizia in Campania, da Santa Margherita di Savoia a Rapallo, da Milano Marittima a Sorrento, da Riccione a Vietri sul mare sono alcune delle realtà in cui si è adottata la stessa regolamentazione. A Rapallo sono stati messi perfino i cartelli per la strada. Potrebbe essere più esplicativo farlo, forse, anche in quel di Gallipoli.