Le Foche rischia di perdere la vista da un occhio: come sta l'immunologo dopo il pestaggio. «L'aggressore è un pugile e buttafuori»

Non è escluso che nei prossimi giorni, appena le condizioni cliniche lo consentiranno, venga sottoposto ad un intervento chirurgico

Le Foche rischia di perdere la vista da un occhio: come sta l'immunologo dopo il pestaggio. «L'aggressore è un pugile e buttafuori»
Le Foche rischia di perdere la vista da un occhio: come sta l'immunologo dopo il pestaggio. «L'aggressore è un pugile e buttafuori»
Sabato 7 Ottobre 2023, 11:18 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 10:13
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«Ho avuto una frattura zigomatica e sutura dell'occhio interno». L'immunologo Francesco Le Foche, vittima due giorni fa di un violentissimo pestaggio da parte di un paziente, afferma nonostante tutto di stare bene, almeno «dal collo in giù». Lo specialista, secondo quanto si apprende, rischierebbe di perdere la vista da un occhio. Non è escluso che nei prossimi giorni, appena le condizioni cliniche lo consentiranno, venga sottoposto ad un intervento chirurgico.

Francesco Le Foche picchiato da un paziente: «Voleva che curassi il suo cane, quando è morto se l’è presa con me»

Come sta Francesco Le Foche

Durante la pandemia è stato un punto di riferimento nella lotta al Covid e volto noto al grande pubblico per i suoi interventi durante trasmissioni televisive e interviste. L'immunologo Francesco Le Foche, 65 anni, responsabile di un reparto di immunoinfettivologia al Policlinico Umberto I, si trova ricoverato da giovedì sera proprio nello stesso ospedale romano in terapia intensiva dopo essere stato selvaggiamente aggredito da un suo paziente di 36 anni con precedenti penali, nel suo studio di via Po, nel quartiere Salario e a pochi passi da Villa Borghese. L'aggressore è stato fermato con l'accusa di tentato omicidio.

Chi è l'aggressore

«Aveva il cane malato e pretendeva che lo curassi come avevo fatto con lui - ha raccontato Le Foche a proposito del 36enne ., Era evidente che quel ragazzo avesse dei disagi mentali anche solo per avanzare una simile richiesta.

Io gli rispondevo che doveva rivolgersi a un veterinario. Lui insisteva: “Eh no dottore lei può...”. È un paziente psichiatrico che probabilmente farà uso anche di stupefacenti».

«Quel ragazzo mi aveva detto di essere un pugile e un buttafuori - ha aggiunto l'immunologo - Ha un fisico prestante, è altissimo: un energumeno che si è scagliato contro di me che peso appena 63 chili. Poteva ammazzarmi. So che la mattina aveva litigato anche al laboratorio qui accanto e poi al bar. Era paranoico».

L'aggressione

Tutto si è consumato in pochi minuti, intorno alle 18 di giovedì. Il paziente aveva chiesto un nuovo consulto al medico, ma l'incontro con il luminare ha preso una piega drammatica.

Dopo pochi istanti è infatti scattata la violenta aggressione: il paziente, forse un soggetto borderline, ha massacrato di botte Le Foche colpendolo ripetutamente al volto e alla testa. Un vero e proprio raptus di violenza durato alcuni, interminabili, secondi. Un pestaggio violentissimo avvenuto all'interno dell'ufficio del noto immunologo. Il trambusto e le urla hanno attirato l'attenzione della segretaria e degli altri pazienti che erano in attesa che hanno immediatamente allertato le forze dell'ordine chiamando il numero di emergenza 112. Sul posto sono arrivate numerose volanti della Polizia. L'aggressore è stato immediatamente bloccato. Per Le Foche il trasporto in ospedale in codice rosso: i medici dell'Umberto I gli hanno riscontrato un trauma facciale, con diverse fratture sia al setto nasale che all'orbita oculare sinistra. Dopo il fermo il paziente è comparso davanti al giudice per direttissime di piazzale Clodio che ha disposto per lui il trasferimento nel carcere di Regina Coeli. 

 

 

Chi è Le Foche

Le Foche, riconosciuto specialista in allergologia e immunologia clinica, durante i mesi drammatici del Covid ha effettuato studi soprattutto sulla variante Omicron. Nato a Sezze è iscritto all'albo dei medici di Latina si è formato professionalmente all'istituto di Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma, dove lavora come dirigente medico del Day Hospital di immunoinfettivologia.

Le reazioni

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha espresso solidarietà all'immunologo. «L'episodio di violenza lascia sconcertati e basiti - ha affermato il ministro -. In quest'anno abbiamo previsto misure importanti dirette a presidiare la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano nelle strutture del SSN. Ma è evidente che dobbiamo lavorare per promuovere un cambiamento culturale che permetta di riscoprire l'alleanza tra medico e paziente». Per il presidente della Regione Lazio, Francesco La Rocca quanto avvenuto «non può essere tollerato. Medici, infermieri, Oss, hanno diritto a lavorare in sicurezza». L'Ordine dei medici chiede «maggiore protezione» mentre per l'assessore Regionale, Luisa Regimenti, siamo di fronte «all'ennesimo, barbaro episodio di violenza nei confronti di medici e operatori sanitari».

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