Luca Barbareschi: «Chiudere l'Eliseo? Sarebbe una coltellata mortale»

Luca Barbareschi: «Chiudere l'Eliseo? Sarebbe una coltellata mortale»
di Valeria Arnaldi
Mercoledì 15 Marzo 2017, 15:34 - Ultimo agg. 16:44
2 Minuti di Lettura

«Far chiudere il teatro Eliseo sarebbe dare una coltellata a Roma e, vista la situazione cupa in cui già si trova, sarebbe una coltellata mortale». Parole chiare e dure quelle usate da Luca Barbareschi nella conferenza convocata d'urgenza a seguito dell'annullamento del promesso finanziamento di 4 milioni di euro.

Barbareschi è salito sul palco nel tentativo di salvare il teatro Eliseo. Non solo un appello ma un vero richiamo agli impegni della politica. E un modo per fare chiarezza.
«Se devo morire, voglio farlo dicendo la verità. I fondi ci sono. Non posso costringere il ministro Franceschini a darli all'Eliseo e non posso imporgli di amare il teatro ma posso richiamarlo alle responsabilità di ministro. Dice che non ha la bacchetta magica. Non serve. Servono strumenti ministeriali. Far chiudere l'Eliseo è una scelta politica. Andrò avanti fino a fine stagione e pagherò tutti se serve venderò l'ultima casa, lotterò e cercherò anche aiuti privati. Io non mollo».

In sala a sostenerlo anche molti volti noti dello spettacolo, come Ricky Tognazzi, Lucrezia Lante della Rovere, Alessandro Haber, Mariano Rigillo. Insieme per difendere il teatro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA