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Nel mirino dell'indagine denominata ManiGold e condotta dai carabinieri della Compagnia di Dolianova e del Nas di Cagliari è finito il centro fisioterapico Rbb di Dolianova, a pochi chilometri dal capoluogo sardo. I militari, diverse settimane fa, hanno ricevuto la segnalazione da parte di una delle vittime su una presunta violenza sessuale avvenuta all'interno della struttura. Hanno quindi avviato gli accertamenti e piazzato telecamere nascoste all'interno del centro, trovando i riscontri alla segnalazione ricevuta. Il 63enne adesso si trova in carcere a Uta.
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TRE VITTIME Sono tre le vittime delle presunte violenze sessuali avvenute all'interno dello studio del fisioterapista di Dolianova arrestato ieri dai carabinieri. Una 16enne, una 29enne e una donna di 65 anni. Le indagini dei militari dell'Arma della Compagnia di Dolianova e del Nas di Cagliari sono partite a febbraio quando proprio la minorenne, accompagnata dai genitori, si è presentata in caserma per raccontare quanto le era accaduto. A quel punto i militari hanno avviato gli accertamenti.
Fondamentale si è rivelato il lavoro degli specialisti del Nas che hanno prima di tutto verificato i titoli in possesso di Gerald Ramananda Sengalrayan.
Il 63enne è fisioterapista, con titolo conseguito in Olanda e poi riconosciuto in Italia nel 2012: con tale abilitazione poteva praticare l'attività seguendo le prescrizioni mediche fornite da specialisti. Invece, da quanto emerso dalle indagini, lo faceva in proprio senza averne titolo e consigliava terapie innovative, poi praticate da lui e finalizzate ,secondo le indagini, agli abusi sessuali per i quali è finito in manette.