Naufragio Concordia, domani Schettino torna in aula. «Non vedo l'ora»

Naufragio Concordia, domani Schettino torna in aula. «Non vedo l'ora»
Lunedì 1 Dicembre 2014, 20:32 - Ultimo agg. 2 Dicembre, 12:15
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Francesco Schettino «non vede l'ora» di presentarsi domani in aula per sottoporsi all'interrogatorio nel processo di Grosseto che lo vede imputato per il naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio 2012 all'isola del Giglio che causò 32 morti, numerosi feriti e danni ingenti, tra cui la perdita della nave e danni ambientali. «Il comandante Schettino non vede l'ora di essere in aula. È suo interesse presentarsi», ha detto ai giornalisti uno dei suoi difensori, l'avvocato Donato Laino, in una pausa dell'udienza odierna ricordando la volontà già espressa più volte dall'imputato di volersi difendere dalle accuse spiegando cosa accadde al Giglio «mettendoci la faccia».



Dopo l'estate Schettino ha saltato tutte le udienze del processo, dopo aver partecipato, invece, a tutte quelle precedenti. In alcuni casi le assenze sono state giustificate da motivi di salute ma, per lo più, Schettino si è concentrato in questi ultimi mesi a preparare l'interrogatorio, affrontando con i suoi legali i vari versanti delle accuse e delle circostanze per cui è imputato, tra l'altro, di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime, naufragio colposo e altri reati.



La vigilia dell'interrogatorio è stata segnata anche da un particolare «forcing» del pubblico ministero sull'imputato. Cinque nuove prove, atti depositati dalla procura hanno animato l'attesa dell'esame in aula: sono il video di una schermata radar - con frasi di Schettino e della plancia - relativo ai momenti dell'impatto della nave con gli scogli, ripulito da suoni e rumori fuorvianti; elementi di letteratura scientifica dedicata alla stabilità della nave in caso di collisione e falla; una copia del fascicolo personale di Jacob Rusli Bin, il timoniere indonesiano che al timone equivocò gli ordini di Schettino che tentava una manovra disperata in extremis, cercando di disimpegnare la nave dall'imminente collisione con una virata e una controvirata.



Tra i materiali che il pubblico ministero ha aggiunto alle prove messe a disposizione dei giudici e delle parti c'è anche del materiale iconografico tratto da Internet che fa vedere il comandante Francesco Schettino con occhiali da vista.
E ancora, nei nuovi atti la procura ha voluto inserire l'intervista che Schettino rese il giorno del sopralluogo sulla nave, sul molo del Giglio il 27 febbraio 2014, e un'intervista tv fatta poche ore dopo il naufragio nella quale Schettino disse che lo scoglio contro il quale aveva urtato la Costa Concordia non era segnato sulle mappe nautiche disponibili nella dotazione di bordo. Sono integrazioni a un materiale probatorio già piuttosto vasto e conosciuto di cui la difesa di Francesco Schettino ha preso visione in questi giorni.
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