In via Dusmet e via Borgia si consuma l’orrore di Primavalle. C’è chi ha visto, chi racconta del sangue dell’omicidio lungo l’asfalto, chi cerca di fare una sommaria descrizione di quanto ha visto o sentito. «Gli agenti hanno preso le registrazioni delle telecamere di sorveglianza di uno dei negozi lungo la via - ha detto Marco, che si è affacciato al balcone del suo palazzo al secondo piano per guardare la scena del crimine - Tutto ciò ha dell’incredibile: le macchie di sangue dovunque, e poi l’orrore del corpo portato via in quel modo. Non c’è molto da aggiungere, l’episodio è davvero raccapricciante».
IL RACCONTO
La polizia è entrata tutto insieme nelle vite dei residenti del quartiere popolare. «Sono venuti i poliziotti a citofonarmi: mia madre che vive con me era la custode della scuola sulla via, cercavano le telecamere.
IL QUARTIERE
Le notizie da queste parti passano di palazzo in palazzo. Un po’ come quando gli smartphone non c’erano e di bocca in bocca si sapevano tutti gli affari del quartiere. Ora si mandano informazioni quanto e come possono: via cellulari o via social, certamente (molte persone sono quelle scese in strada per controllare se le storie messe sul web fossero vere). Ma il sistema dei racconti passati da condominio a condominio, pare funzioni ancora. Ci sono ragazzi che si affacciano e parlano tra di loro. E anche le casalinghe che si presentano sul luogo del crimine con pantofole e vestiti da casa. «Ho sentito una signora che si lamentava dicendo “c’è la polizia per un carrello abbandonato accanto ai cassonetti”», racconta una vicina. Gianluca fa l’idraulico nel condominio di via Dusmet. È stato lui a chiamare l’amministratore del palazzo dove si è consumato il delitto. «Mi ha detto che era stato chiamato dalla polizia per avere informazioni sulla famiglia di lui - racconta parlando del giovane fermato e sospettato di omicidio - Mai abbiamo visto a Primavalle un episodio simile. Siamo tutti senza parole. Qualcuno che partecipa a qualche rissa c’è sempre, ma non avremmo mai pensato a una cosa così. Spesso ci sono ubriachi che girano, ma non un omicida con un cadavere in un carrello della spesa».