Pochissimi giorni prima però, era stata vaccinata contro il morbillo. Per questo sono scattati i controlli per capire se avesse gli anticorpi contro la malattia ma era piuttosto difficile visto che la vaccinazione era avvenuta in tempi troppo recenti. I test hanno poi verificato che aveva contratto il virus nei giorni precedenti al vaccino. Ora serviranno nuove analisi per capire se la piccola è la terza vittima in poche settimane del morbillo. Sono infatti in corso analisi anatomo-patologiche finalizzate a verificare il nesso causale tra la malattia e l'evento fatale. La bimba era stata contagiata dal virus 'selvaggiò, quello cioè che si trasmette al contatto con una persona infetta. Se sarà confermato il suo caso va ad aggiungersi a quello di un'altra bambina, stavolta di nove anni, morta sempre nel nosocomio romano a fine aprile per polmonite e insufficienza respiratoria causate dal morbillo, e al bambino malato di leucemia deceduto a Monza sempre lo scorso giugno.
«È importante sottolineare sempre - sottolinea Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù e presidente della Società Italiana di Pediatria - che un adeguata copertura vaccinale riduce o elimina il rischio di essere contagiati dal virus del morbillo».
Secondo l'ultimo bollettino dell'Iss sono saliti complessivamente a 3.500 da inizio anno i contagi da morbillo segnalati, nel 35% dei casi con almeno una complicanza. Il problema riguarda tutto il continente, ha ricordato la nota dell'Oms, con il virus che è attivo in Austria, Bulgaria, Germania, Italia, Romania e Spagna, mentre il Portogallo ha dichiarato lo scorso 5 luglio la fine della propria epidemia. In tutto i morti sono 35, e ai due italiani confermati si aggiungono 31 vittime in Romania, una in Germania e una in Portogallo.