Piacenza, Elisa e Massimo scomparsi da sei giorni, i cani fiutano una traccia: si cerca il "bunker", lui è indagato

Sono circa 150 in queste ore le persone impegnate per le ricerche di Massimo Sebastiani e Elisa Pomarelli, i due amici scomparsi da domenica scorsa nel Piacentino. Le operazioni, coordinate dai carabinieri, procedono serrate e si concentrano nelle zone di Lugagnano, Morfasso e Carignone, con elicotteri, cani e droni.

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Lunedì è previsto un nuovo punto in prefettura, per decidere come proseguire, se al termine del week-end non dovessero esserci risultati. In mattinata un cane ha fiutato una traccia in un punto del bosco dove c'erano foglie e rami accatastati, forse un luogo dove è passato qualcuno. Non è la prima volta che questo succede durante le ricerche e gli investigatori non attribuiscono un significato particolare al ritrovamento. Anche se le forze si concentrano nella zona dove i cani hanno fiutato qualcosa.



Oggi, inoltre, i tecnici speleo del Soccorso Alpino hanno ispezionato grotte a Monte Giogo, e tra i comuni di Castell'Arquato e Lugagnano val d'Arda, mentre altri colleghi hanno continuato la bonifica di pendii boscosi, radure e sentieri.
Eppure gli inquirenti potrebbero esser vicini a una svolta: la Procura di Piacenza, infatti, ha aperto un'indagine per omicidio e occultamento di cadavere a carico dell'uomo. Lo scrive online il quotidiano locale Libertà. L'iscrizione di Sebastiani nel registro degli indagati sarebbe legata agli esiti delle analisi compiute dai carabinieri del Ris di Parma sull'abitazione e le pertinenze del 45enne a Campogrande di Carpaneto, sequestrate insieme all'auto e al telefono dell'operaio 45enne. Lunedì, spiega lo stesso quotidiano, è previsto un sopralluogo da parte degli inquirenti.