Ubaldi Manuali, una sesta denuncia: drogò anche madre e figlia, le due donne hanno consegnato le tazze avvelenate

Dopo l’incontro con il netturbino la ragazza si era svegliata stordita nel cuore della notte

Ubaldi Manuali, una sesta denuncia: drogò anche madre e figlia, le due donne hanno consegnato le tazze avvelenate
Ubaldi Manuali, una sesta denuncia: drogò anche madre e figlia, le due donne hanno consegnato le tazze avvelenate
Camilla Mozzetti di Camilla Mozzetti
Martedì 26 Settembre 2023, 00:35 - Ultimo agg. 09:11
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Alla denuncia della figlia, formalizzata sabato negli uffici del commissariato Flaminio, si è aggiunta quella della madre che ipotizza di essere stata narcotizzata ma non violentata dal netturbino Ubaldo Manuali. E si arriva così a sei denunce con una settima donna pronta a sottoscrivere anche lei la medesima accusa contro il 59enne, sottoposto già ai domiciliari. Da ultimo, dopo i primi quattro casi, una donna, oggi 30enne, ha detto di essere stata violentata dall’uomo, conosciuto nel 2019 all’interno di un gruppo di incontro che entrambi frequentavano. La donna, originaria del viterbese, lo avrebbe riconosciuto in televisione e sui giornali e da lì si sarebbe fatta forza rivolgendosi alla polizia. L’abuso si sarebbe compiuto quattro anni fa a casa dell’allora 26enne che lasciò entrare Ubaldi a seguito di un invito per prendere un caffè. 

Nell’appartamento, quel pomeriggio, c’era anche la madre e ora le due donne ipotizzano di essere state narcotizzare e una violentata considerato il fatto che la presunta quinta vittima avrebbe visto armeggiare il netturbino vicino alle tazzine e che la madre dopo aver preso con loro il caffè sarebbe caduta in un sonno profondo.

La 30enne si sarebbe risvegliata nel cuore della notte nel suo letto senza più che si fosse l’uomo in casa, alla polizia ha parlato di un rapporto sessuale ma non pienamente consenziente.

I reperti

Materiale probatorio? Le due donne hanno consegnato alla polizia anche quelle tazzine che entrambe usarono all’epoca dei presunti fatti e che sarebbero state conservate intatte. Come se appunto, all’indomani della visita e di come si erano entrambe svegliate, avessero avuto il sospetto che fosse accaduto qualcosa di spiacevole. Ora quei reperti dovranno essere analizzati anche se è difficile credere possibile che le analisi rendano indietro qualcosa di utile. Per il momento è stata trasmessa un’ulteriore informativa alla Procura. Ma la lista delle donne che accusano Manuali di violenza sessuale sarebbe ancora lunga con una settima presunta vittima che avrebbe detto di voler sporgere denuncia senza tuttavia averlo ancora fatto. Attualmente ci sono le denunce, le foto recuperate nel cellulare dell’indagato, e i racconti di sei donne.

L’unico referto medico che attesta tracce di benzodiazepine nel sangue è quello di Stefania Loizzi che sarebbe stata violentata dal netturbino lo scorso gennaio. La donna è la prima ad aver denunciato ma l’ultima su cui si sarebbero compiuti gli abusi. Prima di lei, infatti, altre tre donne: una che si è ritrovata a casa del 59enne dopo uno spritz al bar, più altre due narcotizzate e, a loro dire, violentate. L’inchiesta attualmente si muove su tre Procure: Viterbo, Tivoli e Roma. Nelle disponibilità di Manuali, in fase di fermo, la polizia sequestrò delle compresse di “Lorezapam”, un farmaco miorilassante che da oltre trent’anni è usato per combattere ansia e insonnia e che fu prescritto all’uomo dal medico di famiglia perché il 59enne lamentò di non riuscire a prendere sonno la notte per il dolore provocato da una distorsione al ginocchio.

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