Lancio di petardi e cori: tensione a Milano al corteo contro il vertice Ue sul Lavoro

Lancio di petardi e cori: tensione a Milano al corteo contro il vertice Ue sul Lavoro
Mercoledì 8 Ottobre 2014, 11:56 - Ultimo agg. 13:57
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Quattro petardi lanciati da esponenti dei centri sociali sono esplosi in via Marcantonio Colonna durante la manifestazione indetta contro il vertice Ue del Lavoro.

Uno di questi è stato spento con un estintore prima che potesse danneggiare un'automobile in sosta. Non si registrano danni di altro tipo.

Un gruppo di manifestanti, tra cui i centri sociali e Usb, si è staccato dal corteo principale per iniziare una marcia indipendente.

Alla partenza, in via Traiano, ci sono stati alcuni secondi di contatto con le forze dell'ordine che tentavano di bloccare il fronte. Qualche spinta ed è iniziato il contro corteo.

Un blitz alla sede milanese del Minsitero del lavoro, in via Macchi, con scritte spray sui muri e le vetrate 'no jobs act' da parte dei collettivi antagonisti. I manifestanti, arrivati in zona Fiera, dove si tiene il vertice, hanno lanciato petardi e fumogeni e ci sono stati momenti di tensione quando hanno tentato di forzare lo schieramento delle forze dell'ordine.

«Siamo pronti ad occupare le fabbriche»: ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, alla partenza del corteo. Alla manifestazione partecipano sigle sindacali, lavoratori e centri sociali.

«La precarietà non si combatte rendendo più facile il licenziamento ma con il tempo indeterminato e garantendo i diritti a tutti», ha aggiunto Landini. «Siamo pronti ad occupare le fabbriche perchè ci chiedono di abbassare i salari. Se Renzi pensa di fare il figo dandoci ottanta euro e se pensa che noi siamo i coglioni che accettano di firmare la riduzione, si sbaglia di grosso».

«Ai ministri dell'Ue riuniti oggi dico che è folle continuare ancora in questa direzione», ha poi lanciato un messaggio Landini al termine del corteo di Milano. «Ai ministri dico cambiate le politiche del lavoro perchè ci sono 25 milioni di disoccupati». Landini non ha risparmiato anche una critica al premier Renzi: «Se Renzi vuole davvero fare i conti con l'Europa non si limiti all'articolo 18 e ad avere lo 0,1% in più dall'Europa».

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