Veggente di Trevignano, Gisella Cardia: «Per me la Madonna ha vinto e continua a parlarmi»

Intervistata da Dipiù, torna a parlare dopo un periodo di silenzio

La veggente di Trevignano
La veggente di Trevignano
di Valeria Arnaldi
Sabato 22 Luglio 2023, 19:25 - Ultimo agg. 23 Luglio, 07:03
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«L'ordinanza ha specificato che la collina delle apparizioni non è un posto abusivo ma un luogo di culto, dove possiamo pregare. Per me la Madonna ha vinto e continua a parlarmi». Così Maria Giuseppa Scarpulla, per tutti Gisella Cardia, la veggente di Trevignano, intervistata da Dipiù, torna a parlare dopo un periodo di silenzio. Tema, l'ordinanza di sgombero che ha imposto di togliere la statua della Madonna e le panche dall'area delle adunanze dei fedeli.

Veggente di Trevignano, il ricorso al Tar

Gisella ha fatto ricorso al Tar ma è stato bocciato.

Ed è stata respinta anche la sua istanza al  Consiglio di Stato. Non ha, però, intenzione di fermarsi: «Il succo del provvedimento è che sulla collina non ci devono essere strutture fisse, quindi vorrà dire che al posto delle panche useremo le sedie e sposteremo all'occorrenza statue e simboli sacri».

 

La prima apparizione

La prima apparizione risale al 2016, come racconta nell'intervista. «Il 21 aprile, tardo pomeriggio, stavo con mio marito in casa, quando all'improvviso, mi sentii chiamare: “Figlia mia, figlia mia”». Il marito non sentiva nulla, però. «Rivolsi allora lo sguardo verso la Madonnina. Venni attratta da una luce e da una nuvoletta che piano piano prendeva sembianze. Era tutto ovattato. Ma vidi: aveva il manto celeste e il vestito rosa, bellissima», racconta.

Le polemiche

Argomenti e interrogativi sono tanti. Gisella dice di non aver mai ricevuto nessuna querela da un fedele, tantomeno soldi. E rimarca la scelta di precise parole. «Non ho mai detto di avere visto Dio, ma che ho avvertito la sua presenza. Mentre mi è apparso Gesù varie volte». E ancora, «Io non le chiamo stimmate, parlo di ferite e iniziano ogni mercoledì di Pasqua». In merito alle comparsate televisive, sostiene di averle fatte solo per difendersi dalle accuse. E per l'uso di bodyguard per arrivare al luogo di preghiera, dice «Ho ricevuto minacce di morte». Il 3 agosto, sarà a Campo delle Rose, con gli altri fedeli. «La preghiera non infrange alcuna legge».

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