Beve un mojito abbandonato in stazione e muore dopo 15 minuti tra le convulsioni: il ferroviere 41enne era papà di due figli

L'uomo ha trovato un contenitore abbandonato in stazione con la scritta mojito e sputa la sostanza chimica, ma è troppo tardi

Beve un "mojito" abbandonato in stazione e muore dopo 15 minuti tra le convulsioni: il ferroviere 41enne era papà di due figli
Beve un "mojito" abbandonato in stazione e muore dopo 15 minuti tra le convulsioni: il ferroviere 41enne era papà di due figli
di Niccolò Dainelli
Giovedì 6 Aprile 2023, 16:56
2 Minuti di Lettura

Ha bevuto un sorso da una bottiglietta abbandonata con la scritta «mojito» e dopo 15 minuti è morto. La tragedia è avvenuta a Saint Etienne, in Francia, dove è morto un ferroviere di 41 anni. La vittima è morta avvelenata, a causa di una sostanza chimica che si trovava all'interno della bottiglietta, sostanza risultata fatale. 

Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo è deceduto lo scorso 3 aprile a causa di un avvelenamento.

Le forze dell'ordine hanno riferito che l'autopsia esclude qualsiasi tipo di violenza e ha rivelato che l'uomo è stato colpito improvvisamente da un attacco di convulsioni. Il ferroviere, papà di due figli, ha bevuto un sorso del liquido per poi rendersi subito conto che non si trattava del cocktail rinfrescante.  

L'uomo è morto dopo appena 15 minuti e, all'arrivo dei paramedici, per lui non c'era più niente da fare. I soccorritori non hanno potuto rianimarlo. E un collega racconta di aver portato alle labbra lo stesso liquido, ma fortunatamente non lo ha ingerito perché ha visto la reazione dell'uomo. E nonostante non lo abbia ingerito si è sentito male: «Ha avuto un formicolio alle labbra e alla lingua», riporta la polizia francese. 

Adesso si indaga per scoprire di che liquido si tratti e di chi abbia portato in stazione il drink mortale. Pochi istanti dopo la tragedia, in stazione è spuntato un altro contenitore con la scritta Rhum e, all'interno c'era lo stesso liquido velenoso contenuto nella bottiglietta con la scritta moijto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA