Il botta e risposta tra l’Occidente e Mosca sulla crisi in Ucraina si intensifica ora dopo ora. E il giorno dopo la firma di Putin per l’indipendenza delle Repubbliche separatiste del Donbass, Europa, Gran Bretagna, e Stati Uniti alzano il tiro e provano a colpire lo zar sugli accordi economici, sulle banche, sul commercio. Nella riunione informale dei ministri degli Esteri convocata a Parigi, l’Ue ha trovato un punto di equilibrio adottando un pacchetto di sanzioni corpose ma che non toccano Putin in persona. Appigliandosi alla risposta più forte arrivata finora dal Vecchio continente nei confronti di Mosca: lo stop al Nord Stream 2 annunciato da Berlino, il gasdotto che unisce Russia e Germania con una capacità di 55 miliardi di metri cubi l’anno. Altra arma affilata è stata l’esclusione della Russia dal sistema Swift (Society for Worldwide interbank financial telecommunication), a cui il ministro russo Sergei Lavrov fa riferimento come la «madre di tutte le sanzioni». Swift è la rete attraverso cui “dialogano” le banche di tutto il mondo e gestiscono le loro transazioni.
Decisioni che alzano l’asticella delle sanzioni che la Ue, a cominciare dall’Italia, dovrebbero essere pronte ad appoggiare.
Le sanzioni contro la Russia dividono l'Europa: le ripercussioni e cosa potrebbe succedere in Italia
«Nessuna paura»
«Mosca non è spaventata - è stata la replica di Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo -. I nostri colleghi europei, americani, britannici non si fermeranno e non si calmeranno finché non avranno esaurito tutte le loro possibilità per la cosiddetta punizione della Russia. Ci stanno già minacciando con ogni sorta di sanzioni o, come si dice ora, la madre di tutte le sanzioni. Bene, ci siamo abituati. Sappiamo che le sanzioni verranno comunque imposte, in ogni caso. Con o senza motivo», ha aggiunto Lavrov. Mentre l’ex premier russo Dmitry Medvedev ha scritto su Twitter che lo stop al Nord Stream 2 causerà un incremento del prezzo del gas fino a 2mila euro per mille metri cubi (più o meno il triplo rispetto a quanto viene pagato oggi). Anche se ieri mattina Putin ha affermato che «la Russia proseguirà le forniture ininterrotte di gas ai mercati globali». In attesa di sviluppi, l’Ue tira dritta: «Il pacchetto di misure è calibrato, le finalizzeremo presto», ha assicurato Ursula von der Leyen, mentre dall’altra parte dell’Oceano Joe Biden ha annunciato le misure americane per «tagliare fuori il governo russo dalla finanza occidentale». Ben oltre quindi quelle per l’annessione della Crimea 8 anni fa. A riprova che lo scontro diplomatico è molto duro c’è anche l’annullamento del vertice tra il segretario di Stato americano, Blinken, e il ministro russo Lavrov. Doveva tenersi giovedì, ma - secondo Washington - non a più senso vedersi dopo le forzature putiniane.