Allarme dalla Cina: una nuova ondata di Covid-19 è in corso, con un picco da circa 65 milioni di casi a settimana atteso a fine giugno secondo le previsioni di Zhong Nanshan, il principale esperto di malattie respiratorie del gigante asiatico, intervenuto a Guangzhou al Greater Bay Area Science Forum. Ad alimentare la nuova ondata di contagi - riporta il Globel Times - sono le varianti XBB di Sars-CoV-2, diventate dominanti nel Paese. Mutanti contro cui la Cina ha approvato due nuovi vaccini prossimi alla commercializzazione e si appresta ad autorizzarne altri 3 o 4, ha riferito Zhong. Per la National Health Commission le varianti XBB, ricombinanti di Omicron, mostrano una trasmissibilità e una fuga immunitaria superiori a Omicron, ma senza cambiamenti significativi in termini di patogenicità.
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L'ondata in corso non dovrebbe dunque produrre sugli ospedali cinesi gli effetti travolgenti visti lo scorso inverno dopo l'abbandono della politica Zero Covid.
Wang Guangfa, esperto di malattie respiratorie del Peking University First Hospital, ha però sottolineato al Global Times l'importanza per le persone fragili di adottare opportune misure di prevenzione.
IL PARERE DI PREGLIASCO
«Le varianti XBB» di Sars-CoV-2, che in Cina stanno alimentando una nuova ondata Covid per cui si attende un picco da circa 65 milioni di casi a settimana a fine giugno, «di sicuro hanno caratteristiche di trasmissibilità e immunoevasione» tali da far prevedere «anche da noi un possibile rialzo dei contagi fra 2-3 mesi».
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AVIARIA
Il Brasile intanto, ha dichiarato l'emergenza sanitaria e veterinaria per 180 giorni su tutto il territorio nazionale a causa del rilevamento del virus dell'influenza aviaria H5N1 in alcuni uccelli selvatici: lo stabilisce un'ordinanza del ministero dell'Agricoltura. Nel Paese sono stati rilevati finora cinque casi del sottotipo H5N1 in alcuni esemplari della specie Thalasseus acuflavidus, noti come 'Trinta-rè is-de-bandò (beccapesci), di cui quattro nello Stato di Esprito Santo e uno in quello di Rio de Janeiro. L'Associazione brasiliana delle proteine ;;animali (Abpa) ha affermato che la misura adottata dal ministero era già «prevista e ampiamente discussa» con il settore produttivo. Si indaga intanto sul primo caso di H5N1 segnalato il 17 maggio in un 61enne a Esprito Santo.
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